E’ partita la rifondazione

E’ partita la rifondazione

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Su Fonseca non si muove nulla, almeno per ora. Dopo aver assistito dagli spalti alla sconfitta di Genova, i Friedkin – preoccupati di perdere anche la qualificazione alla Conference League – hanno ricevuto il tecnico nell’ufficio di Trigoria per un confronto durato 45 minuti. Nonostante avesse concesso un giorno di riposo alla squadra ieri mattina l’allenatore ha varcato i cancelli del Fulvio Bernardini insieme al suo agente Abreu e ha incontrato i texani insieme al General Manager Tiago Pinto: i proprietari hanno espresso il loro dissenso dopo i risultati disastrosi dell’ultimo mese, ma non è stata presa inconsiderazione l’ipotesi dell’esonero.

Come riporta il Tempo, a quattro giornate dalla fine del campionato e con la semifinale di Europa League di dopodomani privata di ogni significato dopo l’imbarcata di Old Trafford, un cambio in panchina non avrebbe senso e rischierebbe di complicare ancor di più una situazione già difficile da gestire. Fonseca è amareggiato per il modo in cui si sta concludendo la sua avventura nella Capitale ma non ha alcuna intenzione di rassegnare le dimissioni, consapevole che a fine stagione la sua strada e quella del club giallorosso si divideranno. A meno di clamorosi colpi di scena sarà ancora il portoghese a guidare la Roma nel finale di stagione, cercando di mantenere almeno il settimo posto che permetterebbe alla società di non rimanere fuori dalle competizioni europee il prossimo anno.

Per quanto riguarda il nome del successore di Fonseca, tutti gli indizi continuano a portare a Sarri come principale candidato: il toscano non ha mai nascosto il gradimento per la Roma ed è in attesa di notizie dal suo procuratore Ramadani, che da giorni ha fissato in agenda un incontro con Tiago Pinto per iniziare a impostare i dettagli della trattativa che porterebbe il tecnico ad allenare un’altra big italiana dopo essersi già seduto sulle panchine di Napoli e Juventus. Proprio il contratto che lo lega ancora ai bianconeri è uno degli scogli più importanti da superare per potergli consegnare le chiavi dello spogliatoio romanista. Il club di Agnelli e l’allenatore sono legati da un contratto in scadenza a giugno, che prevede il pagamento di una penale da 2.5 milioni in favore del toscano per non far scattare il rinnovo automatico da 7 milioni.

Una questione che ufficialmente terrà bloccato il tecnico fino al 31 maggio, ma Sarri già da un paio di settimane sta fantasticando sui possibili miglioramenti da apportare ad una rosa considerata competitiva ma che necessita di alcuni innesti di qualità. Se giocatori come Mancini, Pellegrini e Borja Mayoral avrebbero senza dubbio un ruolo di primo piano, per altri elementi della rosa bisognerà capire le eventuali valutazioni del mister ma soprattutto come vorrà muoversi la società. Uno dei temi più caldi riguarda Dzeko, che guadagna 7.5 milioni netti ed ha ancora un anno di contratto: a Trigoria hanno apprezzato l’atteggiamento del bosniaco che – dopo essere stato reintegrato in gruppo da Fonseca – si è sempre dimostrato un professionista esemplare ma, se dovesse presentarsi l’occasione giusta, proverà a liberarsi di un ingaggio pesantissimo.

Per Sarri il giocatore ideale con cui sostituire il numero 9 sarebbe Milik, che ha già allenato durante la sua esperienza a Napoli. Il polacco tornerebbe volentieri in Serie A dopo l’esperienza al Marsiglia e qualche giorno fa si è scambiato alcuni sms con l’allenatore che lo aveva fortemente voluto alla corte di De Laurentiis e ora può ritrovarlo alla Roma. Un altro reparto su cui si metterà mano è la porta.

Sperando di trovare una sistemazione a Pau Lopez, Tiago Pinto ha identificato in Silvestri del Verona il giocatore giusto per prendere il posto dello spagnolo. Il classe ’91 è assistito da Mino Raiola e i contatti, dopo un’attenta valutazione dei portieri che giocano in Italia (e delle richieste per i loro cartellini), sono andati molto avanti: la prossima settimana è in programma un’altra riunione, e in attesa di ulteriori sviluppi Silvestri, come già era successo a gennaio, è saldamente in cima alla lista dei portieri del futuro. La ricostruzione è iniziata.

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