E Totti abbracciò Alicicco

E Totti abbracciò Alicicco

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rassegnastampaIL ROMANISTA – M. IZZI – La nottata del 20 luglio si è conclusa con un brindisi sul ponticello della piscina dell’albergo che ospitava le “vecchie glorie” giallorosse. Nela, Scarnecchia, Rizzitelli, Candela e gli altri campioni della storia romanista si sono fermati, assieme a tanti tifosi, non solo a rievocare i momenti più belli della propria esperienza romanista, ma soprattutto per un brindisi beneaugurante voluto, come da tradizione, dall’Unione Tifosi Romanisti.

Un’occasione per rivisitare aneddoti e racconti su cui si sarebbe potuto tranquillamente attendere l’alba se l’indomani non avesse avuto in cartellone la partita contro la Nazionale Magistrati. Il 21 luglio, si è invece animato per l’arrivo di alcuni carichi da novanta mica da ridere come Pietro Vierchowod e Damiano Tommasi, anche se il capo delegazione, per diritti d’anzianità è stato naturalmente Ernesto Alicicco.

Una delle cose più belle della giornata di ieri è stata proprio, alla fine del primo tempo della gara della Roma, l’abbraccio tra capitan Totti e il glorioso medico sociale dello scudetto 1983. Il capitano stava abbandonando di gran carriera il campo quando ha intravisto, proprio accanto al cancello, Alicicco che conosce dai tempi della Primavera. E’ tornato sui suoi passi e c’è stato un lungo abbraccio. La classe non è acqua.

Per quello che riguarda la partita, conclusa sul 5-0 per le Old Stars (risultato accolto con viva soddisfazione anche dalla Nazionale Magistrati che non ha affatto sfigurato di fronte ad un avversario così strapotente dal punto di vista tecnico).

Dal punto di vista tecnico non si può non segnalare il gol di tacco di Candela, l’inesauribile grinta di Tommasi, che insegue ancora gli avversari fin negli spogliatoi se necessario e un paio di recuperi vertiginosi dello Zar, Pietro Vierchowod, uno dei più grandi difensori della storia del calcio italiano. Prima dell’inizio del match ci siamo fermati a scambiare impressioni e pareri con tutti queste leggende giallorosse (prossimamente potrete leggere un’intervista rilasciataci da Ruggiero Rizzitelli), che a stento, a distanza di anni, hanno riconosciuto Riscone.

“Il sentiero di guerra” è ormai solo un ricordo, è cambiato il campo su cui si svolgono gli allenamenti e Brunico, da piccolo villaggio sperduto tra le montagne si è trasformata in una struttura avveniristica per la ricezione del turismo. Lo spirito della Roma, e dei suoi tifosi è però sempre lo stesso, immutabile, e arrivato il momento di fare le valige, viene da pensare che si stia già lavorando per la prossima stagione. La Roma , intanto pensa già al nuovo tour negli USA che batte alle porte.

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