El Shaarawy e le botte al ladro d’auto: “È tutto falso”

El Shaarawy e le botte al ladro d’auto: “È tutto falso”

SHARE
Europa League : Roma vs Braga

Corriere della Sera (G. De Santis – I. Sacchettoni) – Jeans neri, camicia bianca, il “Faraone”, Stephan El Shaarawy entra negli uffici della Procura alle 15.30, s’infila nella stanza del pm Carlo Villani e tenta di sciogliere i tanti nodi di questa storia. Nelle ultime settimane il suo nome è finito sul registro degli indagati per lesioni gravi.

La vittima è un quarantottenne cileno (qualche precedente di polizia), José Carlos Sagardia Allaga, che il 12 febbraio scorso, con un sanpietrino in mano, rompendo il finestrino della Lamborghini dell’attaccante della Roma, azzardò un furto maldestro. Pochi minuti e il “Faraone” gli fu addosso, prima con le grida quindi con le mani. E qui finiscono le certezze perché il cileno giura di essere stato pesantemente malmenato dal calciatore (e allega a tale proposito il referto di sessanta giorni di prognosi del Sant’Eugenio dove fu visitato).

Mentre El Shaarawy assicura di essere vittima di una narrazione sconsiderata e fasulla: non solo non avrebbe infierito sul ladro occasionale ma quest’ultimo si sarebbe inferto da solo ammaccature e tagli. Ed ecco spiegata la convocazione in Procura. El Shaarawy ha voluto ripete quanto afferma da tempo: “Non ho pestato nessuno, l’ho fatto cadere ma non l’ho più toccato“.

A sostegno della sua versione ha citato due testimoni in grado di riferire che Sagardia Allaga si è autoinflitto lesioni e lividi poco prima che arrivassero le forze dell’ordine ad arrestarlo per il tentato furto. Nel frattempo, forse anche in virtù di quei precedenti penali, il quarantottenne è stato condannato a un anno e quattro mesi mentre il giudice ha ordinato alla Procura di esplorare l’ipotesi di un reato di lesioni aggravate.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.