Elementi di geometria euclidea disegnati su un campo da calcio: benvenuti all’università...

Elementi di geometria euclidea disegnati su un campo da calcio: benvenuti all’università Roma

SHARE

Nordista Romanista di Pino Vaccaro

Elementi di geometria euclidea disegnati su un campo da calcio per 45 minuti da brividi. Il Dall’Ara si è trasformato in una maxi platea universitaria dove il Profeta del Mozambico e l’assistente Nuno Campos hanno impartito una genuina lezione di geometria applicata al football. Il pallone tramutato in semplice strumento di congiunzione tra 11 atleti di pari livello. L’essenza del calcio che supera il valore di ciascun individuo, valorizzando il collettivo e potenziando il singolo. Un paradosso. Eppure il calcio geometrico e supersonico di Bologna ha caricato a mille più di una Duracell di nuova generazione le ambizioni di questa squadra. Benvenuti all’università. Lo ripeto ancora una volta, e lo dirò sempre: grazie a chi ha fatto saltare il folle scambio tra Politano e Leonardo da Foligno Spinazzola.

Le ali stanno decollando nel disegno euclideo di Fonseca. Super “Spina nel fianco” in realtà è da inizio torneo che è praticamente inarrestabile. Sembra Furia Cavallo del West. Incontenibile. Per rendimento si gioca il primato della SerieA con Theo Hernandez, altro portento di sinistra, il milanista alla corte di Ibra il vichingo.  Adesso si sta accendendo anche il motore di destra: la locomotiva di Rotterdam si sta avvicinando alla potenza del TGV dopo aver arrancato per troppo tempo muovendosi più alla velocità di un accelerato regionale che non a un super locomotore di età moderna. Sta tornando a vecchio regime: Fonseca sta compiendo un’impresa, ma restiamo calmi. È una bestemmia dire che due esterni così forti non ce li avevamo dai tempi di “Dio Cafu” e di sua “Maestà Vincenzo Candela”? È  diffamatorio? Distanti, per carità, da quegli standard di eccellenza, ma due stantuffi tanto poderosi non li vedevo sgommare sulle fasce di competenza da tempo. Una goduria. Impensabile per alcune premesse, invece eccoli entrambi a innescare il turbo duellando con chiunque a velocità pluridimensionali. Figli veri di Euclide: magnifici in linea retta, superbi nelle diagonali lunghe, ma anche in quelle meno profonde. Giocatorissimi. Esterni detonanti con le lingue di fuoco ai piedi. Arroganti ed esuberanti nella loro tracotanza fisica.

Oggi sarebbe facile ironizzare su Cristante, ridicolizzarlo per una deviazione maldestra. Sciagurato nel regalare un barlume di speranza agli avversari. Nome nobile Sir Bryant, piedi meno educati. Eppure anche lui ha un ruolo nel disegno geometrico impresso sul campo nei primi 45 minuti da fantascienza. Non è un centrocampista virtuoso, ma i suoi piedi per nulla fatati, prestati però in retroguardia, non sono così banali per chi vuole costruire dal basso. Non voglio parlare di generosità e abnegazione; parole spese per chi ci fa un po’ pena, per quelli che non ci arrivano mai con le proprie capacità di talento, ma che in qualche modo bisogna riportare a galla perché ispirano tenerezza. No, Cristante può essere molto utile nelle turnazioni di Fonseca, soprattutto per quella che è la sua visionaria idea di calcio. E adesso pensiamo al Toro: dimentichiamoci gli arbitri, i complotti e lasciamo che questa squadra torni a disegnare quelle linee di calcio futuristiche come i laser dei film di fantascienza. Che spettacolo signori.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.