ESCLUSIVA, Mario Boni: “La Virtus sta facendo bene. Ricordo ancora i playoff...

ESCLUSIVA, Mario Boni: “La Virtus sta facendo bene. Ricordo ancora i playoff del ’99”

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boniA 50 anni ha ancora la passione di un ragazzino e non ha alcuna intenzione di appendere le scarpe al chiodo. Mario Boni, oggi vicepresidente della GIBA (Giocatori Associati Basket Italiani) è un’icona del basket italiano, è il sesto miglior marcatore di sempre del nostro paese con 9756 punti realizzati. Ha fatto le fortune di numerose squadre, italiane e estere, tra le quali l’allora Pompea Roma. Super Mario, così veniva e viene tuttora chiamato dai tifosi, ha giocato una stagione e mezza nella capitale e lo abbiamo contattato per ripercorrere i tempi che furono e per avere un suo giudizio sulla Virtus di oggi.

Qual è il tuo giudizio sulla nuova Acea di coach Dalmonte e sul campionato che sta disputando?

“La stagione scorsa è stata straordinaria con Calvani che conosco bene (lo allenò a Roma nella stagione ’98/’99) che è un grandissimo allenatore ed una persona super, anzi approfitto per fargli un grosso in bocca al lupo per la sua nuova avventura a Barcellona Pozzo di Gotto. Tornando a Roma, ritengo fondamentale che Toti sia rimasto perchè, non ci nascondiamo, serve chi caccia il grano, servono imprenditori come lui. Dalmonte è un ottimo allenatore sta facendo bene così come la società che dopo aver buttato tanti soldi ha deciso di buttare un occhio al bilancio. I buoni giocatori si trovano lo stesso e di questo va dato merito ad Alberani, davvero complimenti a tutti loro. Il basket ha bisogno di una città come Roma”.

Alle Final Eight Roma incontrerà Siena ai quarti nel remake della finale Scudetto, quante possibilità ha di poter arrivare fino in fondo?

“Siena ha cambiato molto quest’anno, non è più lo squadrone della passata stagione. Sono convinto sarà una bella sfida, ma per la coppa lo vedo un discorso tra Milano e Cantù, per me sono loro le favorite, non metto nemmeno Sassari che per me è troppo leggera. E’ vero che in una partita secca può succedere di tutto, ma Milano non vedo come possa perdere, con l’acquisizione di Hackett poi…”

Sei stato a Roma per una stagione e mezza, che ricordo hai della tua avventura con la Virtus?

“Non è stato così gratificante, ma comunque importante. Abbiamo fatto un quarto di finale contro la Virtus Bologna (che schierava gli ex Bill Edwards e Hugo Sconochini, oltre al grande Sasha Danilovic) dopo avere superato gli ottavi contro Siena, ma abbiamo dovuto fare i conti con numerosi infortuni che ci hanno limitato (Busca saltò tutti i quarti mentre Obradovic si fece male in gara 2). Avremmo potuto fare sicuramente meglio”.

Una partita o un momento di quel periodo che ti è rimasto impresso?

“Proprio quel playoff, nei quarti gara 1 in casa della Virtus Bologna persa ai supplementari. Io feci 30, Obradovic 33, ma fu decisa da qualche fischio piuttosto dubbio nei momenti decisivi. Da quella sconfitta, anche per via degli infortuni, non ci riprendemmo più”.

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