Euro 2012, Italia-Spagna, Prandelli: “E’ la squadra migliore al mondo”

Euro 2012, Italia-Spagna, Prandelli: “E’ la squadra migliore al mondo”

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Il C.T. Cesare Prandelli ha parlato alla vigilia della finalissima di Euro 2012 contro la Spagna. Tanti gli argomento toccati dal C.T. Dopo dodici anni, l’Italia torna a giocarsi una finale europea e ha così la possibilità di conquistare il titolo europeo dopo quarantaquattro anni. Abbiamo sembre cercato di esaltare la qualità dei nostri giocatori rischiando anche qualcosa. Sappiamo che è una strada difficile ma è vincente, continuiamo così”.

Su Balotelli:“Mario ha trovato un ambiente dove si è confrontato con i grandi campioni che hanno vinto, che hanno fatto sacrifici. In questi momenti devi avere il coraggio di accettare consigli e la responsabilità deve diventare una priorità. Dopo la Croazia abbiamo chiesto a Mario di fare delle cose e le sta facendo”.

Su Pirlo “Il nostro è un centrocampo che ha qualità, abbiamo un giocatore che esalta le nostre caratteristiche, Andrea Pirlo“.

Sulla lettera di Napolitano Con molta emozione ho letto la lettera che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato alla Nazionale. Ho trovato parole importanti per noi. Il Presidente ha parlato di affiatamento, idea di squadra, generosità e spirito vincente che lui sta trasmettendo a noi. Siamo orgogliosi e emozionati. Mentre leggevo la lettera, sentivo emozione pura. La sua vicinanza è stata un attestato di fiducia, abbiamo sentito la sua presenza quando è venuto per assistere alla gara con la Spagna quando pochi avevano fiducia in noi”.

Sugli avversari“La Spagna è la migliore al mondo – dice il ct – l’ha dimostrato in questi anni mantenendo le proprie caratteristiche, ho sempre detto che è la squadra da battere. La Spagna non è solo possesso palla, ma anche la capacità di riconquistare palla lontano dalla propria porta. Noi dovremo essere bravi nei momenti giusti per avere superiorità numerica in certe zone del campo. Non siamo così presuntuosi dal dire che faremo partita dal primo all’ultimo, ma abbiamo consapevolezza per dire che faremo la partita quando gli avversari ce lo permetteranno“.

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