Festa Olimpico, ma per quando?

Festa Olimpico, ma per quando?

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derbyCORRIERE DELLO SPORT – F.M.SPLENDORE – Diciamocelo senza mezzi termini. Un derby in finale di Coppa Italia è una sofferenza enorme per il tifoso che si vede eliminato dalla parte avversa, ma in assoluto è una goduria. Tant’è che per Roma è la prima volta. (…)

BOTTA E RISPOSTA – E allora sì, sarà derby della Capitale. Il terzo della stagione dopo i due di campionato. Il più importante, perché c’è in palio un trofeo che “sistema” la stagione e che vuol dire Europa League comuque vada. E soprattutto direttamente alla fase a gironi, saltando play off o doppio turno preliminare. Sarà
Gli incidenti avvenuti nel derby di ritorno alla base dei dubbi delle autorità. Lega contraria a cambiare

derby e da oggi si aprirà ufficialmente il cammino verso l’organizzazione di una partita che qualche apprensione – più di qualche apprensione – la crea, come ha evidenziato il botta e risposta aperto dopo gli incidenti nel derby di ritorno, lunedì 8 aprile.  Il primo ad aprire il fronte è stato il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, colui che alla fine deciderà se e come ridefinire data e ora di questa finale di Coppa Italia:  «Mai più derby di notte» (…)

QUANDO? – Il dibattito, da teorico, si è fatto subito pratico. Il ministro dell’Interno Cancellieri ha affiancato il prefetto Pecoraro:  «Ha ragione, il derby di sera non si può giocare» . Il mondo dello sport, e quello del calcio in particolare, hanno risposto in modo tiepido, anteponendo le impellenze di ordine pubblico al derby, ma facendo capire che non era esattamente una logica in cui riconoscersi appieno. Così il presidente del Coni Malagò, così quello della Figc Abete. Anche la Rai ha fatto sentire la sua voce con il direttore di Rai Sport De Paoli che ha riflettuto realisticamente:  «Ma gli incidenti non sono avvenuti alle cinque del pomeriggio, con la luce del sole?» . Stando alla stringata cronaca, così è (e anche Abete ha ricordato questo tre giorni fa). E non deve indurre ad altre congetture il fatto che lo dica l’azienda coinvolta nel discorso dei diritti tv. Da lì illazioni prive di fondamento, come quella della finale spostata di sede (in quei giorni a Roma ci sarà anche l’elezione del sindaco), smentita da tutti. Il balletto di una data soggetta a un ipotesi di spostamento che la Lega non vorrebbe. Il presidente Beretta qualche giorno fa ha detto:  «Per noi la finale è il 26 maggio a Roma» . Resta quel monito del prefetto.  «Ho chiesto di spostarla di pomeriggio» . Sarà difficile non tenerne conto e comunque su tutto l’ultima parola spetterà a lui. (…)

 

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