Figc, si riparte tutti con Gravina: “Il calcio vuole cambiare con me”

Figc, si riparte tutti con Gravina: “Il calcio vuole cambiare con me”

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È molto più che la «ripartenza» auspicata dal presidente del Coni Giovanni Malagò. È molto vicina alla «svolta fondamentale» evocata dal presidente degli Allenatori Renzo Ulivieri, che per caricare di pathos la mattinata sceglie toni drammatici: «Davanti a noi c’è la vita o la morte del sistema, sta a noi scegliere». Il «sistema» sceglie di schierarsi compatto con Gabriele Gravina. Così, il «largo consenso» che un po’ tutti invocavano per l’elezione del nuovo presidente, il 42° nella storia della Figc, nel periodo forse più tormentato della sua storia, diventa un plebiscito: 97,20%, percentuale tra le più alte di sempre, perfino più del 94,34% con cui ottenne la riconferma nel 2013 Giancarlo Abete. Come riporta la Gazzetta dello Sport per giorni ha veleggiato tra il 60 e il 70% dei consensi, la svolta c’è stata domenica sera quando Damiano Tommasi si è arreso alle indicazioni dei suoi delegati. Per non spaccare l’Assocalciatori (e ricavare un ruolo per il sindacato nella gestione del nuovo Club Italia), il suo leader ha preferito convergere. «Ci prendiamo le nostre responsabilità», annuncia, e a quel punto si capisce che Gravina si prenderà il banco. In questo senso, dimostrazione di forza più nitida non poteva esserci, andata in scena davanti al presidente della Fifa Gianni Infantino, che ora gli chiede di essere un «leader che prenda decisioni», e al presidente del Coni Giovanni Malagò, che domani lo accompagnerà per la prima uscita ufficiale dal sottosegretario Giancarlo Giorgetti. «Con Coni e Governo, nel rispetto dei ruoli, dovremo avere un rapporto di collaborazione. Il dialogo sarà costruttivo, ma la nuova Figc — chiarisce Gravina — avrà un ruolo di fermezza e forza».

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