FOCUS CGR – Forza Edin, l’inizio è sempre stato difficile ma i...

FOCUS CGR – Forza Edin, l’inizio è sempre stato difficile ma i gol poi sono arrivati (NUMERI)

SHARE

FOCUS CGR – “Ole ole ole ole, Dzeko Dzeko…” era iniziata così l’avventura di Edin Dzeko alla Roma. Oltre tre mila tifosi giallorossi festanti e grondanti di sudore per colpa del gran caldo, che nel tardo pomeriggio dello scorso 6 Agosto, avevano accolto con gioia lo sbarco a Fiumicino del centravanti tanto atteso.

SOGNI DI MEZZA ESTATE O ILLUSIONI – Le radio e i giornali avevano dipinto una trattativa di mercato estenuante iniziata a metà a giugno, tra colpi di scena, accordi, rilanci, presunte rotture e poi l’annuncio di un acquisto che infiammava una piazza, bisognosa d’entusiasmo.

Dzeko arrivo a Roma 20Il bosniaco – reduce da una stagione decisamente no in quel di Manchester, sponda City – aveva deciso di cambiare aria e di seguire l’amico Pjanic nell’esperienza romana.

“Manca il centravanti, manca il bomber d’area di rigore”, tutto l’ambiente, quasi mai compatto come in questo caso, aveva individuato da mesi la vera carenza della Roma, che nel girone di ritorno dello scorso campionato non riusciva più a trovare con regolarità la porta avversaria.

Pochi allenamenti e subito in campo nel giorno della presentazione all’Olimpico contro il Siviglia, e subito la prima gioia in maglia giallorossa: filtrante di Maicon in profondità per il bosniaco, controllo e botta di collo destro sotto la traversa che fa esplodere l’Olimpico.

Quella sera la Roma andò in vantaggio di sei gol sul Siviglia, con Dzeko che realizzò una doppietta, offuscando quasi tutti gli altri compagni, perchè gli occhi erano quasi tutti su di lui. La partita terminò 6-4 e forse lì avremmo dovuto capire tutto, ma questa è un’altra storia.

Dopo una prima giornata difficile a Verona, con uno scialbo pareggio, all’Olimpico arriva la Juve e la coppia bosniaca illude tutti che la Roma sia la favorita per lo Scudetto: i giallorossi travolgono i bianconeri per almeno 85 minuti, prima Pjanic su punizione poi quello stacco di testa altissimo di Dzeko, che oscura Chiellini e il sole mettendo il pallone del 2-0 alle spalle di Buffon.

Roma si infiamma, ha trovato il suo numero 9 che le mancava dai tempi di Batistuta.

??????????????hTED

Dopo la prima sosta però qualcosa si incrina: Dzeko non riesce a segnare con regolarità, cominciano le prime critiche, il ragazzo si instristisce e si appiattisce al livello tecnico ma soprattutto tattico di una squadra, che sembra non giocare quasi mai per lui. Contro il Carpi il 26 Settembre l’infortunio al ginocchio lo frena proprio nel momento in cui sembra poter decollare. Al suo ritorno quattro reti consecutive contro Leverkusen, Lazio, Bologna e Barcellona, ma anche tanti errori sotto misura, alcuni clamorosi (Inter, Fiorentina, Leverkusen in casa, Barcellona due volte tanto per citarne alcuni).

L’espulsione col Genoa per un doppio Fuck Off all’arbitro è il culmine negativo di questo suo inizio di avventura a Roma, sintomo di un malessere che il bosniaco non riesce a scrollarsi di dosso.

Il rendimento di Dzeko finora in maglia giallorossa è stato deludente, ma scorgendo a ritroso la sua carriera, è probabile che anche i tifosi del Wolfsburg e del City nei suoi primi mesi in queste squadre, abbiano pensato ciò che oggi pensano molti tifosi della Roma.

Al suo arrivo in Bundesliga infatti Dzeko realizzò solo 9 gol in 33 partite complessive, 8 in campionato su 28 gare. Nel biennio successivo il bosniaco esplode: 85 reti totali in 142 partite, una media di 1 gol ogni partita e mezza, una classifica cannonieri vinta con 26 realizzazioni che contribuirono in maniera decisiva alla vittoria del titolo tedesco nel 2008-2009.

??????????????hTED

A gennaio 2011 Dzeko si trasferisce in Premier, alla corte di Roberto Mancini, ma il suo ambientamento anche in questo caso è molto complicato: sole 6 le reti segnate in 21 partite e le prime critiche dei tabloid inglesi che non lo risparmiano.

L’anno dopo però anche in questo caso Dzeko trova fiducia, segna tanto e il City vince la Premier che le mancava da tantissimi anni: 19 gol, poi 15 e nuovamente in doppia cifra nella sua terza stagione con 26 reti, che valgono il secondo titolo per la proprietà araba. 72 i gol complessivi con la maglia dei citizens in 189 partite, un gol ogni due partite di media, un rendimento elevatissimo che pone Dzeko nella top ten dei centravanti più forti al Mondo.

Lo scorso anno con Pellegrini il rapporto si incrina, Dzeko vede il campo pochissimo, gli viene preferito Aguero in un sistema di gioco che prevede solo una punta centrale e il bosniaco si ferma nuovamente, segnando appena 6 gol in 32 apparizioni.

Questi dati dimostrano che il bosniaco fatichi ad adattarsi ad un nuovo campionato, che fatichi evidentemente a trovare un equilibrio stabile, ma poi il rendimento cresce a dismisura. Dzeko non può aver smarrito quel senso del gol che lo ha contraddistinto quasi sempre negli ultimi otto anni, non può aver perso la capacità di segnare. Tutti sono criticabili, soprattutto i grandi giocatori dai quali si attende il salto di qualità, ma attendere qualche settimana in più prima di travolgerlo potrebbe essere decisivo, perchè quando Dzeko si sblocca non si ferma più e magari con un altro tecnico…

I NUMERI DI DZEKO:

WOLFSBURG     85 GOL IN 142 PARTITE

MANCHESTER CITY   72 GOL IN 189 PARTITE

 

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.