Fonseca: “Il mio futuro? Conta solo la Roma. Miki convocato, difficile riavere...

Fonseca: “Il mio futuro? Conta solo la Roma. Miki convocato, difficile riavere Smalling per l’Ajax”

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Paulo Fonseca ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Bologna:

Complimenti per il Ranking Uefa. La Roma ha un cammino virtuoso in Europa League, nelle ultime partite in Serie A solo un punto raccolto. Lei si è fatto un’idea della differenza?
“Sono due competizioni diverse. Come ho detto dopo la partita con l’Ajax, siamo sempre stati tra le prime quattro in classifica. Sono mancati giocatori importanti. La Serie A è una competizione lunga, con tante partite mentre in Europa League, dopo la fase di gruppo, sono partite ad eliminazione diretta. La verità è che in una competizione lunga si può sbagliare di più. Se non ci sono giocatori importanti, è difficile”.

Non ha mai pensato al suo staff un ottimo conoscitore del calcio italiano? Mi viene in mente che quando Sarri andò al Chelsea, aveva Zola.
“Mai ho pensato questo”.

Come ha lavorato sulla testa della squadra per pensare al Bologna e non all’Ajax?
“E’ facile, i giocatori sanno che la prossima partita è la più importante. Domani è importantissimo vincere, è chiaro”.

Cosa risponde a Sabatini?
“Lo ringrazio, ma non ho visto l’intervista e non voglio commentare quello che non ho visto”.

Può fare chiarezza su questo tema: é vero che sul suo futuro la decisione è stata presa?
“Il mio futuro non è importante, sono focalizzato sul presente. La cosa più importante è la Roma in questo momento”.

Veretout, Mkhitaryan e Smalling?
“Sarà difficile avere Smalling contro l’Ajax. Mkhitaryan si è allenato oggi con la squadra, ha fatto solo un allenamento. Non giocherà dall’inizio domani. Veretout vediamo”.

Pastore può giocare?
“E’ stato fermo tanto tempo. Ho parlato lui, deve tornare a giocare nel contesto giusto. Sa quello che penso”.

Tanti infortuni muscolari, come lo spiega?
“Non è un problema solo della Roma, succede anche in tanti altri club. Ho visto tanti infortuni nelle partite delle nazionali. Il calendario è condizionato, con tante partite e penso che in questo momento si veda di più perché ci sono tante partite. E’ un problema di cui dobbiamo parlare. Guardiola ne parla sempre, i giocatori non sono macchine. Giocando tante partite è normale che succede.

Può avere senso puntare ad una delle due competizione?
“La partita più importante è il Bologna, dobbiamo sempre pensare che la prossima sia più importante. Dobbiamo continuare così”.

Cosa manca al calcio italiano per affidarsi al giovane? E’ un problema culturale?
“E’ un problema culturale e di necessità. La Serie A è una delle competizioni più importanti del mondo. In Olanda, ad esempio, non hanno potere per acquistare i migliori giocatori, sono obbligati ad usare i giovani. Qui a Roma abbiamo molti giovani come Kumbulla, Calafiori, Villar, Mancini”.

Bologna squadra che tira di più, serve maggiore soglia di attenzione?
“Sarà una partita difficile, ma tutta la squadra è focalizzata. Sappiamo che sarà difficile contro una squadra aggressiva con giocatori di qualità”.

Come stanno Santon e Reynolds, c’è possibilità di giocare?
“Sono entrambi convocati, hanno possibilità di giocare e vediamo domani”.

Come sta Spinazzola? Ha fatto già gli esami?
“Non sarà della partita”.

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