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VIDEO – FONSECA: “Kumbulla, Pau e Mayoral titolari domani. Le grandi squadre non cambiano identità ma strategie. Non siamo depressi qui, come avviene fuori da Trigoria”

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CONFERENZA STAMPA – Le parole di mister Fonseca alla vigilia di Fiorentina-Roma:

Fiorentina-Roma significa dare delle risposte sulla fase difensiva. Avete al 13° difesa della Serie A per gol subiti. Sono pronti Kumbulla e Smalling per tornare titolare?
“I numeri sono questi, la squadra ha subito troppi gol in più rispetto a quello che vogliamo, ma penso che dobbiamo capire una cosa, quella che è l’organizzazione della squadra. Vediamo contro il Milan: quante volte i rossoneri hanno creato situazioni pericolose grazie alla loro organizzazione offensiva? Siamo stati sempre equilibrati in questa fase, non concedendo nulla grazie alla nostra organizzazione. Il problema nasce per nostri errori, con troppi sbagli nell’inizio di costruzione, troppi palloni persi e questo è accaduto anche in altre partite. E’ un problema di decisione, di palloni persi ad inizio azione, non di organizzazione. Ci si chiede perchè si commettono questi errori perché si continua a giocare così, ma noi vogliamo giocare così. Contro il Milan non abbiamo avuto grande pressione dei rossoneri e abbiamo commesso noi errori che non vanno commessi, è un problema anche offensivo. Stiamo lavorando per migliorare e capire meglio questi momenti. Sul piano dell’organizzazione difensiva non abbiamo grandi problemi. Kumbulla è pronto per giocare dall’inizio e domani giocherà, Smalling sarà convocato ma non ha i 90 minuti”

Terza partita in sei giorni, in genere fa turnover in questi casi. Può riposare Mayoral?
“No Mayoral domani giocherà. Abbiamo avuto tante partite, gestendo alcune situazioni tra attaccanti e mediani in Europa, ma con tanti problemi sui difensori, è difficile gestire Karsdorp, Spinazzola, Mancini e Cristante, ma adesso stiamo recuperando dei giocatori e domani faremo 2-3 cambi”

Chi giocherà in porta?
“Pau Lopez”

Quando si alza il livello degli avversari Mayoral non riesce ad emergere. Come mai?
“Il calcio italiano è difficile per tutti gli attaccanti, Mayoral è un giovane, arrivato da poco, che sta imparando e migliorando e che ha buoni numeri. Il problema è che se Borja segna, va tutto bene, se non segna va tutto male e ha delle colpe. Non posso vedere le cose così, vale anche per Dzeko. Non possiamo giudicare così i fatti”

3-5-2 modulo utilizzabile con stabilità?
“Lo abbiamo già fatto domenica, era chiaro penso per tutti. Il problema è che abbiamo perso dei palloni in fase di costruzione, dove permetti all’altra squadra di recuperare palla e uscire veloci vicini alla nostra porta”

Continua a pensare che far toccare tutti questi palloni al portiere sia un vantaggio?
“Per me è importante che il portiere giochi col pallone tra i piedi, se abbiamo la palla dobbiamo riconsegnarla all’avversario o giocarla e impostare un’azione. La differenza è per me quando puoi giocare o non giocare, in funzione della pressione dell’avversario. Nel caso del passaggio sbagliato di Pau, non c’era pressione del Milan. Ha sbagliato il passaggio e loro hanno segnato, ma qui non avevamo pressione. E’ stato un errore, ma stiamo lavorando tutti i giorni per migliorare questa questione. Ha sbagliato più di quello che possiamo sbagliare, ma la squadra crea tanto da queste situazioni, iniziando dal basso. Non capisco come si possono creare questi dubbi, se si può giocare non si deve dare la palla all’avversario, altrimenti si rilancia”

Solo due gol in A da chi subentra, a differenza delle altre big. Perché?
“Sono numeri, ma io non posso fare valutazioni così. Penso che il 70% delle partite in cui i giocatori sono entrati stavamo già vincendo. Abbiamo segnato alcuni gol con giocatori che sono entrati dalla panchina e anche domenica abbiamo creato tante occasioni da gol con chi è subentrato. Non scappo dai numeri, ma devo contestualizzare quei numeri in funzione dell’andamento della partita, magari le altre squadre avevano più necessità di recuperare il risultato. Noi non abbiamo avuto molte partite in cui dovevamo cambiare il risultato attraverso i cambi”

Dopo le sconfitte con le big parla spesso di dettagli ed errori individuali, ma mai di situazioni tattiche. Perché la Roma pretende di giocare sempre lo stesso tipo di calcio contro le grandi che invece adottano strategie diverse anche in corso di gara e lavorano sui vostri punti deboli?

Nell’ultima conferenza ha detto che la Roma ha una sua identità e non pensa di cambiarla: non è un limite avere sempre lo stesso atteggiamento?

Risponde ad entrambe insieme:
“Tutte le squadre hanno identità. Ci sono 7 squadre in Italia che vogliono arrivare tra le prime 4, tutti hanno identità. C’è qualcuno che cambia modo di giocare? Non mi sembra. Milan, Lazio, Atalanta giocano sempre nello stesso modo. La Juventus idem. Non cambiano identità. Quello che cambia è la strategia di ogni partita. Noi ad esempio siamo una squadra che normalmente pressiamo alto, contro il Milan non abbiamo pressato alto, è una strategia diversa, ma l’identità non cambia. Può cambiare l’idea di giocare più verticale, più in ampiezza o sfruttare la profondità. Ma l’identità di una squadra non cambia in funzione dei risultati nelle grandi squadre. Abbiamo 3 partite in 6 giorni, il tempo è ridotto per lavorare, non abbiamo tempo per recuperare. Non ci sarebbe neanche tempo. Il modulo è diverso dall’identità. Quelle squadre che cambiano identità sono quelle vincono oggi e domani perdono”

Come ha visto la Roma in queste ore?
“La squadra ha sempre reagito bene dopo le sconfitte, non ho visto la squadra in depressione, al contrario di quello che è successo fuori. Poi domani possiamo vincere, perdere o pareggiare, ma quello che ho visto in questi giorni è una squadra che ha capito cosa non è stato fatto bene, che bisogna migliorare su certi aspetti ma sono pronti per lottare domani. Non siamo in depressione, magari fuori molti la hanno quando non vinciamo, ma qui non può entrare. Dobbiamo migliorare e cercare di esser forti domani”

Prandelli sulla panchina della Fiorentina. Come è cambiata la viola?
“Diverso da Iachini, due grandi allenatori. Non è lo stesso affrontare oggi la Fiorentina rispetto all’andata. Per me sono una squadra forte, con grandi giocatori. Non sono stati regolari nei risultati, ma hanno vinto 3-0 a Torino contro la Juve. Possono fare tutto, hanno giocatori fortissimi, che esce bene in contropiede, non ho dubbi che domani sarà una partita difficile per noi. Io ho visto in questi giorni i miei ragazzi che vogliono lottare per i tre punti domani”

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