Friedkin-Pallotta in stand by

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Il coronavirus che sta stravolgendo la vita degli italiani, non poteva non interferire nelle trattative fra Pallotta e Friedkin. Nel contratto di esclusiva firmato a fine dicembre tra il presidente giallorosso e il magnate texano c’è una clausola chiamata Mac – material adverse change clause o material adverse effect – una sorta di paracadute contro gli effetti sfavorevoli che potrebbero intervenire prima della firma dell’accordo. Dal 21 febbraio infatti il Covid-19 si è allargato rapidamente in Italia e, tra le altre misure difensive, ha costretto il governo a ordinare la prosecuzione dei campionati di calcio a porte chiuse. Alla luce dei fatti, il negoziato tra Pallotta e Friedkin, negli ultimi giorni, avrebbe rallentato dovendo considerare l’impatto negativo del coronavirus sul valore del club.

Come riferisce il Messaggero, Friedkin avrebbe chiesto uno sconto sul prezzo d’acquisto e comunque, per evitare un tira-e-molla, le parti sono pronte a congelare l’operazione. Le stesse fonti dirette che fino a qualche giorno fa davano per imminente la firma, dopo una delibera della Friedkin group, da ieri prendono tempo, rinviando a fine marzo.

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