Furia Totti: «Vergogna Var» `

Furia Totti: «Vergogna Var» `

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IL MESSAGGERO (S. CARINA) – La misura è colma. E non è un caso, che dopo l’ennesima svista del Var, la Roma decida di giocarsi a livello mediatico la carta Totti. Simpatia e competenza, difficile arginarlo: «C’è poco da vedere, anzi c’era tanto. Lo hanno visto tutti. Noi ci chiediamo come quelli del Var non riescano a vedere questo fallo. È una vergogna. Che ci stanno a fare? Abbiamo messo apposta la tecnologia per fatti di questo tipo. Facciamo riunioni ovunque, ma non mi sembra si rispetti poi quanto si dice. Mi sembra a questo punto anche inutile fare certe riunioni, visto quello che succede in campo». La discussione negli studi di Sky divampa. Francesco s’inserisce e infierisce. Con la solita leggerezza che lo accompagna ma ogni parola è pesante come un macigno: «Non sono duro, dico semplicemente la verità. Non stiamo cercando alibi e non vogliamo guardare nemmeno indietro. Parliamo di quanto accaduto nella partita contro l’Inter e converrete che è stato semplicemente vergognoso. Chi c’era al Var? Fabbri? Probabilmente stava vedendo un’altra partita». Giù risate tra i suoi interlocutori ma Totti rimane serio: «Ora noi ridiamo e scherziamo ma episodi del genere non possono capitare. Rocchi può aver sbagliato, io non me la prendo con lui. Può non aver visto, aveva diversi calciatori davanti ma quelli del Var saranno quattro o cinque. Ma cosa fanno? Uno che vede azione e replay dal divano, come fa a non avvertire Rocchi? Questa è la spiegazione che tutti cercano».

SENZA FINE L’ex capitano è un fiume in piena: «La partita poteva cambiare. Tra l’altro sul gol dell’Inter c’è anche un fallo non ravvisato su Zaniolo. Il secondo rigore? Era anche più difficile da vedere rispetto al primo che era davvero evidente. Senza dimenticare – aggiunge l’ex capitano – che da quell’episodio si è arrivati all’1-0 per loro e cambia completamente la partita. Poi diventa difficile rimontare contro una squadra forte come l’Inter».

ORA SI PUÒ RIPARTIRE . Si calma soltanto quando gli chiedono un giudizio su Zaniolo: «Sembra un veterano, gioca con semplicità. Sta dimostrando il proprio valore, mano mano che riesce a trovare la continuità è esplosivo, ha forza e tecnica. Ha tutti i mezzi per diventare un grande giocatore ma parliamo piano perché poi se dovesse cambiare rotta non voglio questa responsabilità». Questa sera la Roma ha rischiato di affondare. Nonostante il quarto posto ora sia a -5, questo pareggio regala nuovo ottimismo: «Abbiamo dimostrato il nostro valore, anche perché in campo c’erano tanti giovani. Fino ad oggi ci sono stati alti e bassi, non da grande squadra però siamo riusciti a conquistare gli ottavi di Champions e stiamo cercando di riacquisire la compattezza. Se sto contribuendo? Nello spogliatoio, rispetto agli altri dirigenti, riesco a capire qualcosa in più rispetto ma mi piace stare dietro le quinte, senza apparire. Cerco di aiutare i miei ex compagni, per cercare di tirare fuori il meglio da tutti». E sulla partita: «È stata una gara a viso aperto con due grandi squadre che si sono affrontate creando tantissimo e facendo 4 gol, rigori non dati, c’è stato di tutto. È stata una partita eccitante da vedere». Dà la sensazione di rammaricarsi per non averla potuta giocare. Ma è un attimo. Prima di congedarsi, regala un’altra carezza alla squadra – «Lo ripeto, mi sento di dire bravi ai ragazzi, Eusebio sta cercando di trovare le soluzioni migliori e anche il modulo migliore. Da oggi si può ripartire» – e una battuta su Spalletti: «Tra poco arriva? Ecco bene, allora è meglio che me ne vado».

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