Galli: “Ripresa calcio italiano? Diabolico anticipare i tempi. Condizioni di sicurezza? Solo...

Galli: “Ripresa calcio italiano? Diabolico anticipare i tempi. Condizioni di sicurezza? Solo con i calciatori in clausura”

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“Allo sport italiano e a chi governa il calcio, consiglierei prudenza, programmare è giusto ma anticipare i tempi sarebbe diabolico”. Così Massimo Galli, virologo e direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Ospedale ‘Sacco di Mialno’, ai microfoni di Radio Centro Suono Sport (101.5 Fm).

“Pensando al calcio, dal momento che parliamo di gruppi parzialmente ristretti, si potrebbe ripartire in condizioni di parziale sicurezza solamente se i giocatori e le loro famiglie accettassero una vita di clausura e questa è una condizione complicata da assicurare. Nessuno può pretendere dai calciatori che corrano rischi di salute, nemmeno le società che dovrebbero pensare anche al domani. E’ complicatissimo oggi stabilire una data certa sulla ripresa delle attività professionistiche, così come è complicato oggi stabilire quando il paese tornerà alla normalità, Serviranno altre settimane di sacrifici da parte degli italiani, per non disperdere quanto di buono fatto finora”.

“Ricevo sollecitazioni ogni giorno dal mondo sportivo per consigli – conclude Galli – ricette in grado di consentire la ripresa, patenti di “immunità acquisita” o di “completa estraneità dal virus”. Andrà valutato tutto con molta attenzione quando si avranno dati più certi sulla diffusione dell’epidemia. Si potrà giocare a porte chiuse, in condizioni di massima sicurezza, ma è estremamente complicato assicurare ciò al 100% per tutti i componenti delle squadre, i tecnici e i dirigenti al seguito della carovana. Tamponi per tutti? Sistema abbastanza paralizzato, sono stati moltiplicati i respiratori non le linee diagnostiche, mi sembra improbabile”

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