Garcia: “Gervinho per dare il meglio ha bisogno di fiducia. Pjanic? Lo...

Garcia: “Gervinho per dare il meglio ha bisogno di fiducia. Pjanic? Lo preferisco a Roma

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RUDI GARCIA CONFERENZA STAMPA ALLA VIGILIA DI ROMA ATALANTA(fotoTedeschi)In un’intervista rilasciata ai microfoni di Fox Sports, il tecnico giallorosso Rudi Garcia ha parlato del momento dei giallorossi e di molto altro. L’intervista integrale andrà in onda questa sera alle 20.00, queste alcune anticipazioni:

Su Mourinho: “E’ davvero un grande allenatore, vince in tutte le squadre che allena. Poi sulla comunicazione non posso dire niente, è il suo modo di fare, di mettere sempr pressione sugli altri. Quello che mi piace del suo modo di allenare è che protegge sempre i suoi giocatori, questo lo trovo molto normale, è un po’come una madre con i suoi bambini, nessuno può dire qualcosa di male o toccare i suoi figli, In questo ci assomigliamo un po’”.

L’importanza della fiducia nei giocatori:Sì, per esprimere il talento sul campo bisogna avere fiducia al 100% in sé stesso e nella squadra. Io ho lavorato per dare un’identità di gioco alla squadra perché avevo le mie convinzioni e sapevo quale calcio la squadra dovesse giocare e soprattutto sulla fiducia dei giocatori per esprimere un certo tipo di calcio e perché quando i tifosi vedono il piacere dei giocatori sul campo prendono anche loro piacere”.

Su Gervinho: “Lo conosco bene. Ha esordito in Francia quando allenavo il Le Mans poi è venuto con me a Lille dove abbiamo vinto il campionato e la Coppa di Francia insieme. E’ un giocatore che conosco bene ma anche un uomo che conosco bene. Lui è un giocatore ‘affettivo’, ha bisogno di fiducia, di sapere che può prendere rischi sul campo, perchè se uno prende Gervinho e gli dice: ‘Tu giochi a uno, due tocchi massimo’, meglio non prendere Gervinho. Lui è uno che salta l’uomo, che ha bisogno di fare dribbling e che attacca la profondità; soprattutto quando ho visto la rosa mi sono detto che questo giocatore era necessario alla Roma”.

Su Pjanic:So che i grandi giocatori come Messi fanno la differenza ma che bisogna avere anche una squadra dietro. Io ero un giocatore più collettivo che individuale; ora mi fa piacere che ci sia la classifica degli assist; per me è il giocatore che pensa alla squadra, che pensa all’ultimo passaggio, a fare segnare l’altro è molto molto importante non solo per il mio gioco ma per il calcio, penso. Il PSG? No, Miralem è un giocatore fantastico e preferisco vederlo alla Roma. Poi vediamo cosa succederà a fine stagione. Quello che è sicuro è che a lui piace la piazza, il club, il fatto di giocare a Roma. Sono sicuro che se rimane rimane con tanto piacere. Io sono molto contento della mia rosa, stiamo facendo una stagione straordinaria; già l’ho detto che il mio obiettivo era fare tornare il sorriso ai nostri tifosi e quando vedo dopo la partita con il Milan la gente che rimane a cantare con tanti sorrisi, penso che questo traguardo l’abbiamo raggiunto da tempo”.

 

 

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