Uno (Gervinho) si è confermato l’uomo dei gol europei, con il 5° centro stagionale tra Champions ed Europa League. L’altro (Totti) è da poco entrato nel top club degli «over 240», a cui appartengono pochi goleador nella storia del calcio. Il terzo, Adem Ljajic, viene dal suo primo centro europeo e guida la classifica attuale dei marcatori giallorossi. Insomma, nel momento in cui la Roma ha finalmente tirato fuori la testa dalle sabbia mobili e spera di andare incontro alla svolta stagionale (la sfida con la Juventus), Rudi Garcia sembra anche aver trovato il tridente definitivo, quello che può accompagnarlo fino al termine di questa stagione.
TRA ADEM E IL MAGO Se Gervinho può essere l’uomo in grado di mettere in difficoltà la Juventus con la sua velocità e le su sterzate, Totti è destinato ad essere più che in passato il mago con la bacchetta magica, quello capace di mandare dentro a turno gli esterni che Garcia gli metterà a fianco. Nello specifico, proprio Gervinho e Ljajic. Del resto, Totti viene da due gare buone come quelle di Verona e Rotterdam ed in terra veneta ha segnato anche il suo 240° gol nella massima serie di competenza, entrando in un club speciale dove ci sono pochi altri eletti (tra cui Messi e Gerd Müller, tanto per intenderci). Fino a lì Ljajic non si arrampicherà mai, anche se poi i 9 gol stagionali di quest’anno gli hanno messo addosso un sorriso grosso così. Adem per Garcia finora è stato l’uomo dell’emergenza, quello che può far saltare le contromisure avversarie quando le squadre si chiudono e la Roma trova pochi spazi per andare. I suoi dribbling, i suoi uno-due, le sue giocate sono stati come il sale sulle ferite, facilitando la loro cicatrizzazione. Ora Ljajic può spingersi anche un po’ più in là. (…)
Fonte: Gazzetta dello Sport (A.Pugliese)