”Giovani, Totti e Enrique lavoriamo per vincere”

”Giovani, Totti e Enrique lavoriamo per vincere”

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REPUBBLICA.IT (M.PINCI) Un’ora e un quarto davanti a microfoni e telecamere per iniziare l’avventura romanista. Questo il primo giorno di Walter Sabatini a Trigoria, da direttore sportivo, dopo la firma in mattinata sul contratto. Oltre cento giornalisti per il debutto ufficiale del primo volto nuovo del nuovo corso americano della Roma: “Una rivoluzione culturale”, giura il neo ds.
PROGETTO ROMA – “La gente di Roma, è in una situazione di astinenza: non sanno, non capiscono molto bene. Io cercherò di tradurre il pensiero del gruppo DiBenedetto e di Franco Baldini, che sarà qui a breve. I progetti non esistono, esiste il lavoro di tutti giorni, e noi lo faremo bene. Anzi, lo stiamo già facendo”.

LUIS ENRIQUE SCELTA PROVOCATORIA –
“Una scelta provocatoria. Ma il motivo per cui abbiamo scelto Luis Enrique è anche simbolico. Vogliamo fare un calcio non diverso, ma perché rappresenta la discontinuità. Simbolicamente è un’idea di calcio che vogliamo perseguire, con un ragazzo giovane, che sfida se stesso. Anche questa avventura è una sfida, in cui porterà la sua cultura che è quella di un intero movimento calcistico. È un competitivo, sfida se stesso e questo pretenderà dai suoi giocatori. È stato preso anche per un pensiero che lui ha espresso in una pubblicazione spagnola e che ho catturato. Voglio un allenatore che sappia mettere in campo una squadra che voglia demolire l’avversario in ogni zona, praticando un calcio arrogante”.

CONTRATTO –
“Ha firmato per due anni, più opzione per il terzo anno, ma un biennio servirà a lui e noi capire se sarà indicato per restare per dieci anni e verificare gli obiettivi di cui abbiamo parlato. Abbiamo monitorato decine di allenatori, ci siamo avvicinati a obiettivi importanti ma non abbiamo percepito una straordinaria motivazione. Abbiamo valutato anche Klopp, Garcia, Pioli, anche Giampaolo. Luis Enrique per noi rappresenta una prima scelta, non inferiore a Villa Boas”.

TOTTI E’ IL PROGETTO –
“Totti è una specie di divinità. È il progetto tecnico della Roma. Intorno a lui la Roma sarà modellata, è come la luce che dilaga sui tetti della città. Lo incontrerò tra qualche ora, ho chiesto venga qui oggi. Vorrei che si incontrasse con Luis Enrique, per costruire un bel viatico per la Programmazione. Ma starà a lui a capire quando potrà giocare e quando toccherà”.

DE ROSSI DEVE RESTARE – “Con De Rossi non ho parlato, ma deve rimanere alla Roma, con lui la squadra è più forte. Faremo di tutto perché succeda. Non so quanto chiederà per rinnovare, ho detto che dovremo seguire un percorso virtuoso. Ma DiBenedetto qualche deroga me l’ha concessa. Lui è fortemente motivato, ma vuole capire con che Roma avrà a che fare. Troveremo tranquillamente un accordo, ma anche se non lo trovassimo, farà la sua ultima stagione nella Roma con professionalità e la farà benissimo. Ma io voglio che lui resti alla Roma”.

OBIETTIVI –
“DiBenedetto vuole vincere il campionato, quando c’è una forza d’urto così dalla gente deve sempre pensare di vincere. Ma non credo abbia detto “dobbiamo vincere subito”. Lo scudetto è da centrare in qualche tempo. Ma io non chiedo pazienza, chiedo complicità alla gente”.

MERCATO –
“Devo parlare con tutti i giocatori, capire se vorranno essere peones o protagonisti. Arriveranno 5-6 calciatori, ma bisogna che qualcuno venga ceduto. Cercheremo di assecondare le richieste di Luis Enrique, un parlottio per giocatori del Barcellona è stato fatto, non so se riusciremo a portarlo avanti. Ma io voglio portare ragazzi della Primavera in prima squadra, sento che qualche ragazzo con le qualità ci sia, Il budget? Non mi è stato riferito, ma mi è stato dato un imprimatur per lavorare liberamente. Dovremo pescare il meglio alle migliori condizioni. Ma sono autorizzato a lavorare liberamente sul mercato. Luis Enrique è già soddisfatto dell’organico, ma ci dovrà chiedere degli innesti. Il problema non è il valore dei giocatori, ma dall’anagrafe, e le scelte saranno indirizzate ad abbassare l’età media, portando non dei liceali ma giocatori giovani. Questa sembra una squadra sclerotizzata nei rapporti di forza. Il portiere? È un problema che abbiamo. ne prenderemo uno”.

VUCINIC –
“Vucinic è un grande giocatore, ma devo confrontarmi con lui: ho percepito dal selezionatore del Montenegro Kranjcar qualche suo disagio sulla collocazione in campo. Ma i giocatori dovranno assecondare le volontà del tecnico”.

BORRIELLO E’ UN PROBLEMA –
“Di Menez ho riverbero di un suo disagio. Deve accettare che l’allenatore lo posa impiegare in un ruolo o un altro, ma stando dentro a un progetto. Borrielo è un problema. È molto forte, ma ha vissuto una stagione a due facce, una esaltante, una depressa. Bisogna capire quanto vuole essere un giocatore della Roma”.

SETTORE GIOVANILE –
“La Cantera del Barcellona, tramite una serie di interventi, riesce a produrre giocatore da prima squadra, la Roma riesce meno a farlo. Porterò Allievi e Primavera sotto il controllo diretto della prima squadra, che determinerà un’osmosi diversa”.

PREDEREMO LAMELA –
“C’è una nevrotica trattativa su Lamela, per le richieste che sono state fatte. Dicendo che lo voglio portare a tutti i costi mi esporrò alle vostre critiche. Ma voglio prenderlo e se non verrà arriverà qualcuno forte come lui”.

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