Giovanni Caudo (Ex Ass. Urbanistica): “La mancanza di chiarezza sullo stadio rischia...

Giovanni Caudo (Ex Ass. Urbanistica): “La mancanza di chiarezza sullo stadio rischia di rovinare la città. L’area di Tor di Valle non è esondabile”

SHARE

Dal nostro inviato Massimo Salvo – Nel corso della conferenza “Dallo Stadio dell’As Roma, alla romanella di stadio” presieduta da Giovanni Caudo – ex assessore all’Urbanistica del Comune di Roma – e da Maria Luisa Palumbo, si è parlato del nuovo impianto giallorosso a tor di Valle e del relativo progetto. Queste le parole di Caudo: “La mancanza di chiarezza riguardo allo stadio rischia di rovinare la nostra città. Noi vorremmo che si dicesse sì con trasparenza, o altrimenti no ma con coerenza di ciò che si scrive e si dice, ovvero la voglia di chi governa di bloccare tutto. Ci saremmo aspettati che si prendesse una decisione chiara al momento del cambio dell’amministrazione. Il rischio è di percorrere una strada che porta a problematiche. L’aver inviato alla Regione un progetto che non si condivide, trasforma la Conferenza dei Servizi da un qualcosa di tecnico a un qualcosa di politico, con trattative. È un disastro, sono danni per tutti. Se è sì e siamo rigorosi, se è no diciamo no e siamo altrettanto rigorosi

caudo-2

caudo-1 caudo-3

“L’area non è esondabile. Esondabile è solo il fosso di Vallerano, rappresentato dalle macchie rosse”

caudo-7

caudo-4 caudo-5 caudo-6

Dal Comune in relazione al progetto stadio e le tempistiche dell’iter definitivo di approvazione in conferenza di Servizi confidenzialmente fanno sapere che “c’è un cronoprogramma ufficiale, tutto è nero su bianco. C’è un atto e una data, quella del 19 dicembre. Siamo tutti disponibili a lavorare e a chiudere, ma se non arrivano le integrazioni che abbiamo richiesto non abbiamo il materiale per valutare. Le abbiamo richieste ufficialmente. Questo è il tema vero: perdere tempo a conferenza dei servizi aperta su cose segnalate ufficialmente il 29 luglio e trasmesse il 5 settembre in Regione, beh insomma. Noi abbiamo tutta l’elasticità possibile, facciamo la corsa alla delibera, va bene, si fa, ma se non c’è il materiale non possiamo giocare a rimpiattino. Perché abbiamo mandato tutto alla regione? All’epoca c’era l’appiglio normativo dei 90 giorni di istruttoria, in 90 giorni dovevamo chiudere tutto, mandando tutto alla Regione, facendo la fotografia di quello che è, gli uffici fanno gli uffici. 19 dicembre? Dipende da come arriva il materiale e da quello che esce fuori, non so che dire. Il proponente ha detto che tutto arriverà”

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.