Attilio Gregori, ex portiere di Roma ed Hellas Verona, è intervenuto ai microfoni di CentroSuonoSport nel contenitore pomeridiano 1927 OnAir: “Ho ricordi indelebili di quella Coppa Italia 86′ che giocai con la maglia giallorossa praticamente tutta sino alla doppia finale vinta contro la Samp. Fu un onore per noi giovani della Primavera, alla soglia dei Mondiali, sostituire tanti nazionali. Il mio destino nell’anno successivo sembrava quello di divenire il titolare, ma fui sfortunato. Prima del match di Bergamo contro l’Atalanta mister Eriksson mi convocò nel suo ufficio e mi disse che avrei esordito in A, poi nella rifinitura, allenandomi con Negrisolo, mi ruppi un dito. Destino amarissimo, ma sono comunque orgoglioso della mia carriera a Roma, in una squadra gloriosa”
Poi un giudizio sull’attualità e sull’imminente Verona-Roma di questa sera: “L’Hellas di Juric è la copia dell’Atalanta di Gasperini: una squadra tosta, fisicamente aggressiva, ti vengono a prendere a tutto campo. Sarà una partita difficile per i giallorossi, che hanno però la cifra tecnica per superare i gialloblu. Pau Lopez? Portiere affidabile, non c’è molto di meglio in giro a parte 4-5 eccezioni. La Roma deve dargli fiducia per più di una stagione, non capisco perchè non si riesca a trovare continuità in questo ruolo a Roma. In Italia ci sono molti portieri sopravvalutati, su tutti Donnarumma. Tra lui e Sirigu non avrei dubbi e sceglierei come titolare il granata. Stimo Cragno del Cagliari, è un ragazzo di grande talento”
