Hidetoshi Nakata: storia del giapponese che siglò un goal decisivo

Hidetoshi Nakata: storia del giapponese che siglò un goal decisivo

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Ci sono storie nel mondo del calcio che vale la pena essere raccontate. Il gioco più bello del mondo grazie, anche e soprattutto, al contributo di calciatori, più o meno ex, entrati di diritto nei ricordi di tutti. In Italia un ex Roma e Perugia, in particolare, ha lasciato il segno e ancora oggi viene celebrato come uno dei più nostalgici in assoluto. Il suo nome è Hidetoshi Nakata.

Che fine ha fatto Nakata?

Hidetoshi Nakata non dirà nulla come calciatore ai nati dopo gli anni 2000. Tuttavia, a cavallo tra gli anni 90 e 2000 egli ha legato il suo nome a società calcistiche italiane di rilievo. Ex centrocampista dalle raffinate qualità tecniche che ha deliziato il calcio italiano ed europeo fino ai primi anni 2000.

Da un certo punto in poi non si è più sentito parlare di lui, essendosi allontanato definitivamente dal mondo del calcio. Tanto è vero che allo stato attuale Nakata gestisce un’azienda che produce sakè, di cui è amministratore delegato.

Ha persino creato un’app in grado di fornire e mappare sui vari tipi di saké in giro per il Giappone, denominata Sakenomy. Ricopre, nel contempo, il ruolo di ambasciatore degli artigiani giapponesi, oltre ad occuparsi di gioielli in veste di disegnatore.

Attività che rientrano nell’ordine di idee di dedicarsi maggiormente alla famiglia e a passioni al di fuori del gioco del calcio. Non vi si è più riavvicinato da quando ha appeso gli scarpini al chiodo.

A tal punto che, nonostante la sua fama planetaria, chi vuol provare il casinò online senza deposito a tema calcio non troverà nessun rimando al calciatore giapponese e, anzi, Nakata è oggi sì ambasciatore del Giappone nel mondo ma, paradossalmente, non a tema calcio.

Quanti anni ha Nakata?

Hidetoshi Nakata nasce nella città di Yamanashi il 22 gennaio 1977. Dopo 46 anni di vita può dire di aver lasciato il segno nel mondo del calcio in maniera piuttosto netta e marcata.

Uno di quei giocatori che difficilmente si dimenticano, nonostante non sia stato un top assoluto nel suo ruolo. Ma in Giappone lo si può celebrare apertamente come uno dei più forti che abbiano mai calcato un campo di gioco.

Chi è il giocatore più forte del Giappone?

Quando si pensa ad un giocatore di calcio associabile al Giappone vengono in mente, inevitabilmente, le gesta di Oliver Hutton e Benji Price all’interno del noto cartone animato. Chi è cresciuto nell’epoca di quel mito può intuire di cosa si parli.

Uscendo dai canoni del mito televisivo, calcisticamente il Giappone ha sfornato diversi talenti, soprattutto dagli anni 2000 in poi. Il dibattito è aperto su chi possa essere il giocatore più forte.

Hidetoshi Nakata, indubbiamente, ha scalato le classifiche di gradimento a suon di prestazioni e statistiche, ma c’è qualcun altro che lo ha incalzato e che, grossomodo, ha giocato nella sua stessa epoca. Si tratta di Shunsuke Nakamura. Difficile scegliere tra l’ex Roma e l’ex Reggina. Due mostri sacri del panorama sportivo giapponese che hanno dato lustro alla propria nazione, soprattutto in Italia.

In che anno si è ritirato Nakata?

Hidetoshi Nakata ha lasciato il mondo del calcio giocato troppo presto. Si ritira a soli 29 anni dopo essersi distinto nella sua ultima stagione con la maglia del Bolton, squadra inglese. Correva l’anno 2006.

Sono passati, dunque, quasi 20 anni dalla sua ultima apparizione su un campo di calcio. Da lì in poi c’è stato un allontanamento volontario che lo ha condotto a privilegiare altre strade rispetto a ruoli dirigenziali e gestionali inerenti il calcio.

Hidetoshi Nakata e l’esperienza al Perugia

Perugia è casa di Hidetoshi Nakata. Non c’è alcun dubbio su questo. È stato l’allora presidente umbro Luciano Gaucci a comprarlo dallo Shonan Bellmare, società giapponese, per una cifra complessiva di 3 milioni e poco più di dollari.

Nakata ha vestito la maglia del Perugia dal 1998 al 2000. Nessuno lo conosceva, ma già dalle prime partite si capiva di avere a che fare con un calciatore di alto profilo. L’esordio con tanto di doppietta in un match di campionato contro la Juventus una chiara testimonianza di quanto prospettato.

32 partite e 10 gol il bottino accumulato nella sua prima stagione italiana. Una volta centrato l’obiettivo salvezza, la carriera prosegue nelle fila della Roma a cavallo dell’anno 2000. Una esperienza che lo segnerà a vita e lo farà inserire nell’Olimpo della storia giallorossa grazie al goal segnato contro la Juventus di Carletto Ancelotti.

Hidetoshi Nakata con il Bologna

La parentesi Bologna giunge nella parabola più discendente possibile per Hidetoshi Nakata. Dopo le esperienze con Perugia e Roma, vissute sulla cresta dell’onda mediatica e calcistica, per il centrocampista giapponese si aprono le porte di Bologna nel 2004. Nel mezzo i tre anni al Parma che lo hanno consacrato in via definitiva come uno dei centrocampisti più forti dell’intera Serie A.

La piazza bolognese lo accoglie con entusiasmo, credendo di aver acquistato un calciatore top per il suo ruolo. L’allora tecnico Carletto Mazzone lo piazza subito al centro del progetto tecnico. Tuttavia, le aspettative non vengono soddisfatte fino in fondo. In 17 presenze complessive solo 2 gol rifilati al portiere avversario. Un’esperienza che si chiude mestamente a fine stagione e senza neanche troppi rimpianti.

Qual è il libro su Hidetoshi Nakata?

Il 1 gennaio 2005 esce il primo libro in lingua italiana sulla figura di Hidetoshi Nakata. Edito Lìmina, ripercorre la storia del primo giapponese capace di vincere un campionato di Serie A.

Si chiama “La via di Hidetoshi. L’avventura italiana di Nakata”. Una panoramica non solo sul calciatore, ma soprattutto sull’uomo che ha sconvolto l’immagine del professionista giapponese in Italia.

Nakata con la Roma

La Roma acquista Nakata per 30 miliardi delle vecchie lire nel 2000. Si rivela un affare sia sponda giallorossa che perugina. Nonostante non abbia conquistato molto spazio nella rosa di Fabio Capello, al contrario, i tifosi romanisti lo portano ancora nel cuore.

Se non altro per quella intuizione sul 2-2 relativo ad un Juve-Roma che valse lo Scudetto del 2001, anche se i suoi festeggiamenti non erano tipicamente romani. Basta questo per descrivere al meglio cosa abbia rappresentato Hidetoshi Nakata per la Roma. Appena 5 gol in 30 presenze, ma non sono i numeri a contare nella fattispecie. Conta ben altra sostanza.

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