FOCUS CGR – Attaccanti, gol, spettacolo. Il mestiere del centravanti è sempre più decisivo nel destino delle squadre, soprattutto ai massimi livelli. Ma è una figura che negli anni ha subito delle variazioni. Non esiste più, solo, il classico numero 9 che nell’immaginario collettivo è l’antico ‘sfonda porte’, rapace d’area di rigore, che difficilmente partecipa alla manovra offensiva. Dal lancio del falso nueve, all’attaccante di movimento, bravo ad attaccare la profondità, ma anche a rifinire. Un’evoluzione che segue la mutazione del calcio e dei sistemi di gioco. In Serie A, domenica scorsa Ciro Immobile ha preso il volo staccando tutti gli altri bomber in vetta alla classifica marcatori, con 7 reti. Segue Duvan Zapata, che ha ripreso la stagione dove aveva lasciato, con 6 segnature. Belotti terzo a 5, poi Mertens e Dzeko a quota 4, Lukaku e Ronaldo a 3. Male Piatek a 2 (lo scorso anno di questi tempi era già in doppia cifra) e l’ex capocannoniere Quagliarella, che anche a causa del crollo della Samp attuale fanalino di coda, è fermo a 1, siglato su rigore.
PROMOSSI E BOCCIATI – Il centravanti della Lazio, con la doppietta di Bologna, ha raggiunto quota 94 reti in 142 partite, nonostante l’aspro litigio con Simone Inzaghi di qualche giornata fa. L’attaccante azzurro segna 1 gol ogni 3 tiri (21 totali) con 18 occasioni da gol sin qui in campionato. Di tutti i bomber italiani è quello con la media migliore, al pari di Lukaku che ha segnato 3 reti con appena 10 tiri verso la porta avversaria e 9 occasioni da rete e il Gallo Belotti: 5 gol con 17 tiri, solo 10 occasioni.
Ma chi è che ha calciato di più? Edin Dzeko con 24 tiri scagliati verso la porta avversaria (con 15 occasioni) e 4 reti all’attivo. Dunque 1 gol ogni 6 tiri. Ma c’è chi ha fatto peggio e sorprendentemente è Cristiano Ronaldo: 3 gol su 22 tiri (1 ogni 7 e spiccioli), con ben 17 occasioni da rete. Bene Zapata e Mertens che hanno la stessa media: 1 rete su 4 tentativi. 6 quelli messi a segno dal colombiano, 4 dal belga. Bocciati infine Piatek e Quagliarella: entrambi a segno solo su rigore, 2 reti per il polacco su 14 tentativi e 1 rete per l’ex capocannoniere del campionato.
