I segreti dell’esplosione di ‘Zaniolo 2.0’: lavori specifici sul campo e corretta...

I segreti dell’esplosione di ‘Zaniolo 2.0’: lavori specifici sul campo e corretta alimentazione

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FOCUS CGR – Sembrano passati decenni dall’esordio assoluto di Nicolò Zaniolo dal primo minuto, al Santiago Bernabeu, contro il Real Madrid pluridecorato. Invece, esattemente 14 mesi fa, il 19 settembre 2018, il giovane trequartista faceva il salto triplo dalla Primavera alla Champions League, ritenuta dalla maggior parte degli osservatori uno sport totalmente diverso rispetto al campionato italiano.

Zaniolo in questi pochi mesi ha vissuto tanto, quasi tutto: la gioia dell’esordio tra i professionisti, del primo gol in Serie A, del primo sigillo in Champions (la doppietta contro il Porto negli ottavi di finale), la convocazione in nazionale maggiore, le prime reti anche in Europa League e ieri la prima doppietta in azzurro. A Palermo, contro l’Armenia, il fantasista giallorosso ha scritto un altro record nella storia del club, diventando il giocatore della Roma più giovane a realizzare non uno, ma addirittura due gol con la maglia azzurra. A 20 anni e 139 giorni, Nicolò ha superato gente del calibro di De Rossi, Ancelotti, Francesco Totti e Bruno Conti, personaggi che hanno lasciato un segno indelebile nel cuore dei tifosi romanisti oltre che negli annali del club e del calcio italiano.

Paulo Fonseca sta ricoprendo un ruolo decisivo nella crescita di Zaniolo, che in questi ultimi 25 giorni sembra aver raggiunto un nuovo step. Dopo l’esplosione con Eusebio Di Francesco e un drastico calo di rendimento nel breve periodo di Ranieri, il trequartista di Massa è tornato ad incidere pesantemente in campo, con gol e giocate da campione. Tra Roma e Nazionale, nelle ultime 7 gare da titolare, ha messo a segno 6 gol, in 575 minuti giocati, di fatto 1 gol ogni 95′. Numeri spaventosi, numeri da trascinatore, per un ragazzo che sembra acquisire di partita in partita un’autorevolezza e una forza specifica che ha realmente ha pochi precedenti. Le cronache di Trigoria raccontano di un percorso di crescita impostato dallo staff di Fonseca su tre elementi fondamentali: un lavoro tecnico-tattico specifico nel ruolo di trequartista di destra, con movimenti particolari con e senza palla, improntati a migliorare la postura del corpo soprattutto quando deve ricevere la sfera all’altezza dei trenta metri; un percorso alimentare nuovo, che lo ha rafforzato sul piano muscolare tirandolo a lucido e che lo aiuta a mantenere una condizione atletica ottimale; infine un lavoro specifico sul piano mentale: Zaniolo sente crescere la fiducia dei compagni, avverte di essere un calciatore dotato di un particolare talento. Fonseca sta cercando di incanalare questo convincimento sui binari giusti. Psicologia, tecnica e alimentazione, i tre pilastri su cui si fonda la crescita del ‘Zaniolo 2.0’, che i tifosi della Roma sperano di godersi ancora per tanti anni, visto l’amore spontaneo e viscerale sbocciato nei suoi confronti.

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