I veri rischi in nome della sicurezza: pericolo prefiltraggi

I veri rischi in nome della sicurezza: pericolo prefiltraggi

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IL ROMANISTA (L. CONTUCCI) – Dopo aver appurato che anche in Azerbaijan hanno stadi più belli dei nostri, torno per un attimo alla gestione dell’ordine pubblico allo Stadio Olimpico. In nome della “sicurezza” si multano per 167 € i lanciacori che si arrampicano, a proprio rischio e pericolo, su una balaustra da cui non è mai caduto nessuno e che poi consente di alzarsi solo a 50 o 60 centimetri da terra. […]

È già accaduto nel corso di questa stagione (persino a Roma-Chapecoense) che al primo prefiltraggio davanti all’obelisco, per intenderci, si forminolunghe e disordinate file, con conseguente assembramento di folla in una zona in cui, giungendo con un furgone a tutta velocità da Ponte Duca d’Aosta, non inibito al traffico, si potrebbe – Isis style – far fuori un cospicuo numero di spettatori che attendono di entrare.

Ecco, più che sulle multe, forse bisognerebbe focalizzarsi su questo tipo di rischi, senz’altro più elevati rispetto a un giovincello che può cadere mentre fa un coro. Il primo prefiltraggio, quindi, dovrebbe essere rapido, in modo di far entrare in una prima area di sicurezza gli spettatori, dopo di ciò – ancora a distanza dai tornelli di ingresso – si può pensare ad un filtraggio più approfondito in una zona in cui il furgone di cui sopra non potrebbe più entrare per via dei cancelli che inibiscono il transito. […]

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