Iago Falque ritrova la Roma: da ‘equilibratore’ a ‘esodato’ ma al Toro...

Iago Falque ritrova la Roma: da ‘equilibratore’ a ‘esodato’ ma al Toro è andato sempre in doppia cifra

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FOCUS CGR – Un grande lampo a Leverkusen, altre due reti comunque importanti, tanta sfortuna, qualche infortunio di troppo, poi un addio, forse prematuro dopo una sola stagione. “da equilibratore a riserva di lusso”, questo il percorso romano e romanista, di Iago Falque che domani con la maglia del Torino, tornerà all’Olimpico, dopo tre ottimi anni trascorsi in maglia granata. Lo spagnolo, giunto a Roma dal Genoa per 8 milioni di euro nell’estate 2015, partì titolare nel tridente composto da Dzeko e Salah, poichè considerato da Garcia perfetto per dare equilibrio alla squadra soprattutto in fase di non possesso e servire contestualmente assist al neo centravanti giallorosso. L’esordio casalingo fu col botto, perchè dopo il vantaggio siglato da Pjanic, proprio dai piedi dell’ex genoano, partì il cross decisivo per la testata di Dzeko contro la Juve. La Roma chiude con una vittoria per 2-1 e illuse i suoi tifosi di poter competere realmente per lo Scudetto.

ANDATA DA TITOLARE, RITORNO DA RISERVA – Una partenza folgorante quella dello spagnolo, ritenuto un elemento indispensabile dal tecnico transalpino anche complice qualche infortunio di troppo dei suoi compagni di reparto (soprattutto Gervinho). 16 gare da titolare nelle prime 24 in tutte le competizioni, poi arrivarono i primi problemi fisici, soprattutto uno al collaterale del ginocchio che lo mise fuorigioco per una ventina di giorni e Spalletti, subentrato a Garcia, gli preferì sin da subito El Shaarawy e Perotti, giunti nel mercato di riparazione per cambiare le sorti di una stagione fin lì clamorosamente deludente rispetto alle attese. Iago nel girone di ritorno non giocò praticamente più: appena 150 minuti in 18 partite e la sensazione che il tecnico toscano lo considerasse improvvisamente una riserva di lusso (definendolo un’ottima mezzala, non un esterno). Scarsa considerazione che lo spinse ad andare via, sposando il progetto granata. Al Toro lo spagnolo ha ritrovato se stesso con numeri straordinari: 92 partite fin qui con 29 reti e 24 reti, escludendo la sfortunata stagione in giallorosso (3 gol e 2 assist), Iago è sempre andato in doppia cifra, da attaccante esterno o trequartista, con 42 gol e 30 assist in 124 partite. Numeri importanti, per un calciatore sul quale la Roma forse ha mostrato poca pazienza e che domani verrà all’Olimpico per alimentare le ambizioni europee del Toro e magari quel pizzico di voglia di rivalsa per quello che poteva essere e non è stato…

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