Il calcio ha paura. Per ora non si ferma ma valuta una...

Il calcio ha paura. Per ora non si ferma ma valuta una pausa fino al 3 aprile

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Anche se l’emergenza coronavirus è sempre più stringente, oggi si giocherà. Il nuovo decreto ha chiuso la Lombardia e altre undici province, ma ha confermato che il calcio a porte chiuse può ripartire. È difficile capire se potrà funzionare e per quanto tempo. Anche perché le incognite si moltiplicano. Cosa succederebbe se rimanesse contagiato un giocatore di serie A? Se lo è chiesto lo stesso Gravina: «Il rischio c’è e dobbiamo essere realisti. Non possiamo escludere nulla». Anche la sospensione del campionato.

Come riporta il Corriere della Sera, il calcio ha paura. Le società si chiedono sempre più preoccupate se si riuscirà a portare in fondo la stagione. C’è chi spinge per una pausa di riflessione, magari sino al 3 aprile, giorno della scadenza del decreto, bloccando il campionato per le prossime due giornate. La conseguenza sarebbe uno slittamento della stagione e andrebbe in conflitto con l’Europeo che a sua volta comincia a essere a rischio. Il calcio è sotto pressione e senza certezze, accompagnato da un profondo senso di inquietudine. Almeno oggi si proverà a giocare. Stadi vuoti e sensazioni strane. E monta la polemica sul calcio in chiaro.

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