Il caso De Rossi disintegra la Roma

Il caso De Rossi disintegra la Roma

SHARE

Autodistruzione. Non c’è termine più adatto per descrivere quanto è successo alla Roma nel giro di quattro giorni. La “bomba” De Rossi fa sempre più danni e mentre tutti, Ranieri compreso, si schierano dalla sua parte, escono delle note audio del capitano giallorosso a fare chiarezza. Queste le sue parole sull’incontro di lunedì con Fienga: “Io gli ho detto: se voi dite che sto male, allora datemi centomila euro a presenza. Se pensate che io possa giocare dieci partite, guadagnerò un milione. Se invece non gioco mai, resterò gratis. Ho fatto una battuta del genere. E Fienga mi ha detto: “è quello che avrei voluto proporti io”. Ma è una riflessione nata e morta lì, perché sapevo che non mi avrebbero tenuto. Due ore e mezza di colloquio. Poi arrivo a casa e mi fa: ho chiamato il presidente e mi ha detto che allora è ok. Ma come, non mi hanno detto niente per un anno, poi mi chiamano per dirmi che mi cacciano via e dopo quaranta minuti arrivo a casa e mi dicono: no va bene, allora se vuoi facciamo il contratto“. In questa ricostruzione mancano dei passaggi. Gli incontri con il club dovrebbero essere stati tre e la proposta del contratto a gettone da parte di De Rossi sarebbe arrivata una quarantina di giorni fa, con il conseguente ‘no’ di Pallotta. Rimane dunque misteriosa la telefonata alla fine del colloquio da parte di Fienga, raccontata però con troppi particolari per essere falsa.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.