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Il Genoa di Juric il “Corsaro”: arrembaggi sudamericani nel 3-4-3 di scuola Gasp e continue rivoluzioni

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L’AVVERSARIO CGR – Intensità, marcature a uomo asfissianti a tutto campo, continue sovrapposizioni degli esterni, ricerca costante della verticalizzazioni: sono queste le principali caratteristiche del Genoa di Juric, che la Roma affronterà domenica pomeriggio a Marassi nel primo match di Serie A del 2017.

L’ALLIEVO E IL MAESTRO – Ivan Juric ha una storia particolare, legata visceralmente al Grifone. 111 partite con il Genoa da calciatore per il centrocampista croato dal 2006 al 2010 e un incontro per lui decisivo: Gian Piero Gasperini in panchina e la fascia di capitano sul braccio di Juric, suo principale alfiere in campo. In breve tempo l’ex Siviglia divenne un idolo della curva rossoblu, non solo per quel gol (unico in carriera a Marassi) segnato contro la Juventus e decisivo per il definitivo 1-1 nel 2009, ma anche per quel look piratesco e sfrontato, immagine riflessa di un calciatore indomito, capace di spendersi dal primo minuto a 95′ per la maglia. Il legame col maestro Gasp lo spinse dopo il ritiro nel 2010 a intraprendere la carriera d’allenatore prima come vice al Genoa, poi seguendo l’attuale tecnico dell’Atalanta nelle sfortunate esperienze con Inter e Palermo. Amante del gioco spregiudicato, Juric ha ereditato da Gasperini la passione per il 3-4-3, modulo estremamente camaleontico sul piano dell’interpretazione, che il tecnico croato ha poi applicato con grande successi a Crotone (portando la squadra calabrese lo scorso anno alla storica promozione in A) e oggi al Genoa, come sostanziale prosecuzione del lavoro tecnico-tattico prodotto per anni dal suo antico mentore.

Inter-Trentino Team (Amichevole)

LANCIO DEI GIOVANI E RIVOLUZIONE – In questi anni il Genoa per volontà del patron Enrico Preziosi è stato contemporaneamente una fucina di talenti (lanciati o rilanciati leggasi ad esempio gente come Perotti, Milito, Thiago Motta) e una costante rivoluzione sul mercato, con squadre assemblate, smembrate e ricomposte nel giro di pochi mesi. Anche in questa apertura del mercato di gennaio i tifosi rossoblu sono stati costretti a salutare anzitempo Rincon (finito alla Juve) e bomber Pavoletti, a fronte degli arrivi di Morosini, Beghetto, Pinilla (ennesimo ritorno) e forse dell’ex rossonero Taarabt. Su tutti finora spicca il rendimento stagionale e la scoperta di Giovanni Simeone: il “Cholito“, degno erede di papà Diego, al suo esordio assoluto in A alla giovane età di 21 anni ha già realizzato 6 gol in campionato, di cui due pesantissimi contro la Juve a Marassi. Attenzione anche ai tre esterni rossoblu: Diego Laxalt (concreto obiettivo della Roma per il mercato di giugno), il velocissimo Darko Lazovic e l’argentino Lucas Ocampos (antico pallino di Walter Sabatini) rilanciato da Juric dopo l’esperienza non esaltante all’OM.

Simeone

EX E PRECEDENTI – Al centro della difesa il grande ex di giornata per sponda Genoa è Nicolas Burdisso, rimasto molto legato ai colori giallorossi considerate le 131 presenze con la Roma e i 6 gol realizzati. La tradizione del club capitolino a Marassi, sponda Genoa non è straordinaria: nei 49 precedenti il Grifone si è imposto ben 25 volte, con 15 pareggi e 9 successi capitolini.

Nelle ultime due stagioni la Roma si è imposta grazie alla rete decisiva di Nainggolan nel 2014-2015 e per 3-2 lo scorso anno con gol finale di El Shaarawy (uno dei due nel fronte romanista insieme a Perotti).

Mentre Juric – da esordiente in A come tecnico – domenica sarà alla sua prima sfida contro i giallorossi, Luciano Spalletti in carriera ha affrontato nove volte il Genoa, con 6 successi e 3 sconfitte.

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