Il personaggio: Edin Dzeko, un bomber “costretto” a fare gol

Il personaggio: Edin Dzeko, un bomber “costretto” a fare gol

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FOCUS CGR – E’ possibile segnare gol a raffica ed essere comunque, sempre, oggetto di continua discussione? Si, per maggiori informazioni rivolgersi ad Edin Dzeko.

NON FERMARSI ALLA PRIMA IMPRESSIONE. La prima stagione del bosniaco a Roma è per certi versi catastrofica. Arriva ad agosto 2015 dal Manchester City con una montagna di aspettative, ma prima con Garcia e poi con Spalletti non riesce ad imporsi, segnando solo 10 gol in 39 presenze tra campionato e coppe, dando troppo spesso l’impressione di essere un oggetto avulso dal contesto. Fischiato in occasione di Roma-Palermo, gara nella quale peraltro mette a segno una doppietta, medita addirittura l’addio dopo una sola annata giallorossa.

In estate, però, arriva la svolta radicale, perchè il numero 9 si presenta in ritiro carico, alleggerito nel corpo e nello spirito, pronto a dimostrare che tipo di calciatore sia davvero. Tira fuori una stagione mostruosa, nella quale vince la classifica cannonieri sia in campionato che in Europa League, totalizzando 39 gol in 51 gare con la maglia giallorossa.

DUE STAGIONI IN UNA. Riparte l’attuale stagione e Dzeko sembra proseguire sulla falsa riga della precedente. Segna 7 gol nelle prime otto gare di campionato e 3 in altrettante giornate di Champions League. Dopo la splendida doppietta a Londra contro il Chelsea si ferma però di blocco, restando a secco in campionato per due mesi esatti, ritrovando di rabbia la rete contro la SPAL il 1 dicembre. In questo periodo di astinenza si rende più che utile alla squadra, sapiente regista offensivo a disposizione dei compagni e delle richieste di mister Di Francesco, che oltre a non sostituirlo mai non perde occasione di ricordare a tutti come le prestazioni del suo centravanti siano assolutamente una delle chiavi degli ottimi risultati ottenuti sin qui.

E’ chiaro che un centravanti abbia il compito principe di mettere il pallone in porta, ma restano a volte incompressibili i dubbi e i troppi mugugni che accompagnano le prestazioni di uno dei migliori attaccanti avuti dalla Roma dallo Scudetto del 2001 in poi. Ad oggi, comunque, i freddi numeri parlano di 11 gol e 3 assist in 21 presenze, che ne fanno il calciatore più prolifico della Roma. Che, certamente, non vede l’ora di tornare ad esultare per i gol del suo “cigno”, magari ammirandolo in coppia con Schick per un duo dal potenziale esplosivo.

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