La Roma supera il primo esame di maturità, battendo all’Olimpico una forte e diretta concorrente per un posto champions, come la temibile compagine partenopea e vola momentaneamente al terzo posto in classifica. Una gara dalle mille emozioni che alla fine i giallorossi vincono 2-1. L’inizio della gara è di marca romanista, l’11 di Fonseca come già ad Udine, parte col piglio giusto e passa con merito in vantaggio con Zaniolo (al quarto gol consecutivo). Poi viene fuori per l’ennesima estenuante volta, il più cronico ed atavico dei difetti della Roma, ossia l’assenza di cinismo, infatti Kolarov si fa parare pochi minuti dopo il vantaggio di Zaniolo, il rigore del possibile del 2-0. Da qui gli ultimi 20 minuti del primo tempo sono una grandissima sofferenza per i giallorossi, il Napoli infatti li mette alla corda e sfiora il gol del pari più volte, ma un palo, una traversa, una bella parata di PauLopez ed un miracoloso salvataggio sulla linea di Smalling a PauLopez battuto, negano ai partenopei di andare all’intervallo su una situazione di pareggio che avrebbero pure meritato. Nell’intervallo poi evidentemente Fonseca tocca i tasti giusti , infatti la Roma torna in campo con la giusta mentalità e trova il 2-0 su rigore procurato da un superlativo Pastore, con Veretout al suo primo gol con la maglia romanista. A 15’ dalla fine poi Milik accorcia le distanze per il Napoli. Gli ultimi 15’+6’ di recupero il canovaccio è chiaro , i partenopei alla forsennata ricerca del pari ed i giallorossi che tentano di chiudere la gara cercando di imbastire letali ripartenze, ma il risultato non cambia ed i giallorossi ottengono 3 punti talmente importanti che valgono 6. Un applauso poi all’arbitro Rocchi per aver dato un giusto segnale, ossia sospendere per alcuni minuti la partita per via dei “soliti” cori discriminatori. Tornando ai fatti di campo, la Roma anche oggi ha dato l’impressione di diventare sempre più squadra sia a livello tattico che mentale, ma come ha detto Fonseca a fine gara, guai a crogiolarsi sugli allori ed/od a sentirsi appagati, altrimenti si vanifecherebbe tutto e la gara di Parma domenica prossima a tale riguardo ci potrà dire tanto, anche se confidiamo nel mister portoghese che sembra proprio stia sempre più entrando nelle teste e nei cuori dei suoi giocatori.
