Il Trabzonspor e la ‘colonia italiana’: tradizione, tifosi e calcio verticale

Il Trabzonspor e la ‘colonia italiana’: tradizione, tifosi e calcio verticale

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Foto Profilo ufficiale Twitter Trabzonspor

FOCUS CGR – A Trebisonda per conquistare una vittoria e mettere in discesa il passaggio del turno in Conference League. L’obiettivo della Roma è chiaro, la mentalità che Mourinho vuole trasferire ai suoi è stata in qualche modo espressa anche a parole dallo Special One, ma non sarà un’impresa facile. I giallorossi non sono stati di certo protagonisti fortunati nel sorteggio dei playoff andato in scena lo scorso 2 agosto.

Poi il campo ha fatto il resto: il Trabzonspor di Bruno Peres, Gervinho e Hamsik, tanto per citare solo alcune vecchie conoscenze del nostro campionato, ha superato il Molde ai calci di rigore dopo il 4-4 complessivo tra andata e ritorno. Rimossa la regola dei gol doppi in trasferta (in caso di parità), la Roma dovrà scendere in campo in Turchia per vincere, senza fare troppi calcoli.

CENNI STORICI – Fondato nel 1967, il Trabzonspor è uno dei club più titolati in Turchia. E’ una società emersa da una fusione, che nel corso dei decenni è riuscita a contendersi spesso la vittoria del titolo turco con le storiche big come Galatasaray e Fenerbahce. 24 titoli tra campionati e coppe nazionali, da diverse stagioni orbita nelle competizioni internazionali tra Champions ed Europa League. Il Trabzonspor è il quarto club in Turchia per titoli, popolarità e numero di tifosi (circa 12 milioni in Turchia e nel mondo e il 72% degli abitanti di Trebisonda sostengono la squadra della loro città). C’è anche una ricorrenza storica che coinvolge proprio i sostenitori del club turco: al minuto 61′ di ogni gara, soprattutto in casa, i tifosi del Trabzonspor accendono fumogeni e petardi in Curva, per commemorare una data: il 1461, quando cadde l’Impero di Trebisonda, ultimo territorio di cultura bizantina, che era nato dalla frammentazione dell’Impero bizantino dopo la quarta crociata. Poi iniziò la dominazione ottomana e Trebisonda divenne un punto strategico per la futura Turchia nel Mar Nero, ancora oggi porto logisticamente fondamentale per i commerci del paese.

LA SQUADRA – Il Trabzonspor non vince il campionato dal 2009-2010, ma ha alzato al cielo una Supercoppa e una Coppa di Turchia negli ultimi due anni. Il tecnico è Abdullah Avci, 58 anni, ex commissario tecnico turco e allenatore tra le altre di Basaksehir e Besiktas, è arrivato a Trebisonda nel novembre 2020. Lo score è di livello: 37 partite, 21 vittorie, 12 pareggi e solo 4 sconfitte. Lo scorso anno il Trabzonspor si è classificato quarto alle spalle delle tre big di Istanbul e ha deciso di investire sul mercato per puntare a vincere il titolo. Gli arrivi di Hamsik, Gervinho, Bruno Peres e Cornelius dal Parma (pagato circa 5 milioni di euro), raccontano di una squadra che saprà certamente mettere in difficoltà i giallorossi. Tra i pali Cakir, attuale estremo difensore della Turchia, è considerato uno dei punti di forza del club, nonostante agli Europei abbia palesato alcune difficoltà. Mutevole l’atteggiamento tattico: di base Avci predilige una difesa a 4, ma da centrocampo in su la squadra assume una conformazione spesso diversa in funzione anche delle caratteristiche dell’avversario. Contro il Molde, il Trabzonspor ha giocato con il 4-3-3 ma anche con il 4-2-3-1. Attenzione ai calci piazzati: i turchi grazie all’abilità di Bakasetas e di Hamsik, hanno segnato già diversi gol in questa stagione (soprattutto sugli sviluppi da calcio d’angolo) cogliendo anche un paio di traverse contro il Molde. Agevole il successo nella prima giornata di campionato contro il Malatyaspor per 5-1. Il Trabzonspor è una squadra che pratica un calcio molto fisico e verticale, con diversi calciatori in grado di poter creare la superiorità numerica saltando l’uomo.

Lo stadio Şenol Güneş (chiamato per ragioni di sponsorizzazione Medical Park Arena) è un impianto sportivo situato a Trebisonda in Turchia. È usato prevalentemente per il calcio e ospita le partite casalinghe lo del Trabzonspor a partire dal 2015, in sostituzione dello stadio Hüseyin Avni Aker. L’impianto ha una capacità di 40.782 posti a sedere ed è omologato per la Süper Lig e per le competizioni internazionali. È intitolato a Şenol Güneş, ex calciatore nonché allenatore del Trabzonspor e attuale CT turco.

 

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