Il vero comandante è Manolas. In Portogallo serve a tutti i costi

Il vero comandante è Manolas. In Portogallo serve a tutti i costi

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IL MESSAGGERO (G. LENGUA) – Dalla cessione di Antonio Ruediger nel 2017, Kostas Manolas è diventato il perno centrale della difesa della Roma. È lui il vero comandante del reparto: detta i tempi, legge in anticipo le azioni offensive degli avversari e ci mette la giusta cattiveria. Il suo ruolo è diventato ancora più importante quando Monchi la scorsa estate ha ceduto Strootman e Nainggolan e non ha investito in un centrale di difesa titolare, confermando Fazio e Jesus e acquistando Marcano (9 presenze, 709′ giocati). Una strategia che ad oggi si è rivelata disastrosa per i 54 gol subiti nelle tre competizioni di cui 36 in campionato. Quando il greco resta in panchina o è infortunato, la Roma cade in balia degli avversari: è successo con la Spal (0-2), con la Fiorentina (1-1), con l’Udinese (1-0) e sabato con la Lazio (0-3), le uniche vittorie in sua assenza sono arrivate con Viktoria Plzen, Entella e Chievo. È anche corretto ricordare che quando la Roma ha subito i 7 gol dalla Fiorentina, Kostas era in campo, ma la sicurezza che infonde alla squadra in certe occasioni è stata determinante. Domani sera contro il Porto sarà al suo posto dopo aver smaltito sia la distorsione alla caviglia destra rimediata a Frosinone, che l’influenza intestinale che lo ha tenuto a casa nel derby, Di Francesco punterà tutto su di lui.

UOMO CHAMPIONS – Il veleno che scorre sui social ha portato qualcuno a ipotizzare che il centrale si sia tirato indietro contro la Lazio per esserci domani sera: nulla di più falso perché la scorsa settimana ha fatto il possibile per recuperare dall’infortunio alla caviglia, accelerando i tempi e sottoponendosi a più visite di controllo. Non è ancora deciso chi lo affiancherà al Do Dragao: Fazio resterà in panchina dopo gli svarioni del derby, quindi, a contendersi il posto saranno Marcano e Jesus con lo spagnolo che ha dalla sua i quattro anni giocati con il Porto. Kostas sarà chiamato a confermarsi ancora una volta l’uomo Champions: è lui che lo scorso anno ha spinto la Roma verso la semifinale realizzando il terzo gol contro Barça e in questa stagione ha aperto le danze a Mosca con il Cska. Potrebbe essere proprio Manolas a tenere a galla Di Francesco.

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