Interviste Lazio. Reja: “Mi sono scusato con Garcia, ha esagerato”.

Interviste Lazio. Reja: “Mi sono scusato con Garcia, ha esagerato”.

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reja okREJA A MEDIASET

“Abbiamo fatto bene, sono soddisfatto. La prestazione è stata ottima sotto il profilo della fase difensiva, nella ripresa siamo calati e abbiamo arretrato il nostro baricentro. Ho inserito Mauri per bloccare De Rossi, la Roma ha avuto la supremazia del gioco ma questo era preventivabile. Nell’ultimo quarto d’ora siamo stati in difficoltà, anche se i giallorossi non hanno avuto palle ‘pulite’ per colpirci. Il pari mi sta bene, anche se abbiamo avuto alcune occasioni per segnare. La Roma è una squadra completa, in difesa e in attacco senza parlare del centrocampo. I giallorossi hanno grandi mezzi e qualità, siamo stati bravissimi a fermarli. Non eravamo favoriti, il pareggio per noi è tanta roba”.

La settimana senza dormire? 
Ora sono rilassato (ride, ndr), posso godermi un buon punto nel derby. Ora pensiamo già alla prossima gara. C’è l’Europa League tra poche settimane, siamo in ripresa e personalmente sono fiducioso.

Il rientro di Mauri? 
Può giocare dietro la punta, ho una rosa ampia e sono felice di averlo nuovamente a disposizione. Non potevo pretendere da lui una grande prestazione dopo un periodo di inattività, l’importante è che abbia ripreso confidenza con la partita. Deve trovare la giusta condizione con i 90′, in questi mesi si è allenato con regolarità ma la gara offre altri stimoli.

fotocamera stadio 004LOTITO A SKY

“La gara è stata aperta, abbiamo avuto occasioni che potevano andare diversamente. Non sono rammaricato, ma ci sono state occasioni non sfruttate ed il pareggio è il risultato più giusto. La Lazio ha concesso questo possesso palla, il mister puntava a ripartire in contropiede, magari da fuori può sembrare che eravamo in difficoltà ma non è stato così. I fatti mi danno ragione, la squadra non rispondeva più a Petkovic. Il problema era il guidatore visto che gli stessi giocatori stanno facendo cose diverse. Il campionato è lungo e sono fiducioso, la squadra ha carattere, determinazione e può raggiungere gli obiettivi. L’obiettivo può essere l’Europa, vediamo cosa succede. Siamo lì nonostante tanti infortuni ed abbiamo anche l’Europa League da giocare”.

Hernanes capolavoro in uscita…
Mi fa piacere sia fatta questa considerazione, altri non la pensano così.

I giocatori rifiutano la Lazio? 
Il tecnico ha fatto una battuta dicendo 10 giocatori. I nomi erano Quagliarella, Giovinco e Biabiany. Con la Juventus avevamo trovato l’accordo già in estate, poi tolse Quagliarella dal mercato all’ultimo. A gennaio ci siamo riproposto, loro hanno dato disponibilità e poi il giocatore ha rifiutato di spostarsi, non ha rifiutato la Lazio. Io non ho mai trattato direttamente con lui. Biabiany all’ultimo giorno non s’è voluto muovere ed ha rinnovato, dopo che io avevo dato disponibilità a Ghirardi.

REJA A SKY

Avete evitato che la Roma mettesse un giocatore davanti la vostra porta, ma si poteva ripartire con più qualità?
Il primo tempo abbiamo fatto molto bene, siamo ripartiti, abbiamo creato qualche problema sulle zone laterali e centralmente abbiamo retto molto bene. Poi nel secondo tempo siamo calati forse anche fisicamente e, soprattutto la Roma è venuta fuori, perché hanno più palleggio di noi, più freschezza, però sul piano difensivo abbiamo fatto una grossa gara, siamo mancati sulle ripartenze: con Onazi non abbiamo sfruttato bene un’occasione che poteva fruttarci il gol, ma la Roma ci ha schiacciato e cercato di arrivare al gol. Ha avuto due opportunità, noi abbiamo fatto una grande gara contro una squadra di grandissimo valore, per questo bravi i ragazzi.

Nel secondo tempo la Lazio ha avuto più campo a disposizione, perché ha messo in campo un giocatore meno irresistibile in contropiede come Mauri al posto di Keita?
Perché abbiamo deciso di lasciare De Rossi ad impostare, aspettandolo al limite dell’area per ripartire, ma ci ha messo in difficoltà perché Totti giocava su Ledesma, mentre De Rossi era da solo, mettendoci in mezzo e facendoci faticare molto di più, per questo Mauri doveva essere il punto di riferimento da metà campo in avanti, per bloccare gli appoggi verso Totti. La Roma però scavalcava il centrocampo e ha cercato di lavorare più sulle fasce, dove però noi non abbiamo lasciato opportunità.

Polemica chiusa con Garcia?
Mi dispiace di quello che è successo. Io lunedì ho chiesto pubblicamente e non solo scusa, anche a qualcuno della Roma. Penso di aver fatto il mio dovere. Poi ho un curriculum di comportamenti, credo che si sia un po’ esagerato: non era mia intenzione fare battute di quel genere.

Sull’atteggiamento dei giocatori (che con Petkovic non “davano il massimo”)…
Non mi piace parlare dei colleghi. I ragazzi, da quello che so io, non avevano più un’identità in campo. Ci sono stati parecchi cambi in campo. Alcune “bandiere” erano state accantonate: è chiaro che inserire i giovani in modo immediato in una squadra con un suo telaio è difficile. I giovani sono bravi, ma in un ambiente come la Lazio devi avere grande personalità quando hai 20 anni, bisogna dargli tempo di crescere e fare affidamento a quei giocatori, sull’asse Biava-Dias e su Klose che ha avuto molti problemi: se c’è presente l’asse centrale, ti diventa più facile l’inserimento dei “giovanotti”.

Con Mauri come cambia l’assetto tattico?
L’anno che ero qui giocavo col 4-2-3-1 con Mauri, Lulic e Candreva che si alternavano. Mauri ha dei tempi di inserimento che gli permettono di stare dietro Klose, solo che oggi era già stanco prima di entrare (ride, ndr), non l’ho visto come al solito, non potevamo pretendere di più dopo tanto tempo lontano dal campo. L’abbiamo battezzato, vedremo se in futuro farà meglio.

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