Inzaghi: “Grande vittoria, partita dominata”

Inzaghi: “Grande vittoria, partita dominata”

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Campionato di calcio serie A 2021/2022 Roma vs Inter

Simone Inzaghi ha parlato ai microfoni di DAZN dopo il successo per 3-0 sulla Roma:

Non si sbottona mai ma oggi un’Inter bella, concreta, organizzata e divertente. La più bella della stagione?
“Non lo so, abbiamo giocato bene altre volte. Abbiamo battuto una squadra che in casa penso avesse perso solo al derby. Vincere a Roma in questa maniera ci dà tanta autostima, sappiamo che c’è ancora tanto davanti e tante partite ravvicinate, ma è un bellissimo segnale, i tifosi saranno contenti”.

Da tante partite l’Inter fa bene. Colpito dal ruolo di Bastoni, il terzo difensore diventa attaccante. Una cosa che chiedi.
“Si, mi piace, ho la fortuna di allenare giocatori importanti. Anche D’Ambrosio e Skriniar sono da sottolineare, ho fatto partite in emergenza ma nessuno se n’è accorto. D’Ambrosio non giocava da Empoli”.

Non lo diciamo a Mourinho che eri in emergenza… (battuta di Di Biagio, ndr)
“Senz’altro anche la Roma aveva delle assenze, ma anche noi. Giocando cosi tanto è così, vedremo come starà Correa, non mi andava di perdere Lautaro che non stava bene, vedremo come starà per la Champions”.

In questa fase la mano dell’allenatore fa la differenza.
“Senz’altro è una cosa da mettere in conto, giocando così tanto è un conto salato che si paga e lo stanno pagando tutte le squadre. Andiamo avanti cercando di utilizzare tutti, altrimenti è dura”.

La squadra è migliorata e si migliora anche da allenatore: alla Lazio non faceva rotazioni, ora cambia i giocatori quasi a tavolino e tutti si sentono coinvolti.
“E’ la fortuna di avere giocatori importanti a disposizione. Ad esempio stasera non ha giocato Gagliardini che con lo Spezia tre giorni fa è stato il migliore in campo, ma devo cercare di coinvolgere tutti. Ho la risorsa di avere tutti disponibili e utili alla causa, poi di volta in volta cerco di utilizzare i migliori”.

 È lei a chiedere questo cambio di posizioni tra i giocatori in campo?
“No, ho la fortuna di avere grandi giocatori ma la mobilità nel calcio d’oggi è una caratteristica importante e cerco di svilupparla in allenamento sempre di più”.

Arrivava con una base forte, quanto è divertente e impegnativo il cambio di mentalità portato da lei?
“Penso che da tanti anni le mie squadre giocano così, cambiano gli interpreti ma anche alla Lazio giocavamo bene e divertivamo. Non erano risultati casuali e scontati, ora ho la fortuna di stare qui. Abbiamo perso giocatori importantissimi per lo scudetto dell’anno scorso in estate ma non ci siamo abbattuti. Il primo obiettivo era salvaguardare la storia del club, ce l’abbiamo fatta e ora stiamo crescendo. Quando eravamo a -10 ero sereno, poi 2 rigori ci sono stati fatali ma abbiamo continuato, stiamo crescendo”.

Il ritorno all’Olimpico?
“Non è normale, è stato il mio stadio per 22 anni ma dovevo essere concentrato. La Roma aveva perso qui solo una volta e aveva comunque un undici competitivo, ma sono fortunato ad avere questi ragazzi che seguono me e il mio staff nel migliore dei modi”.

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