“Io, Pallotta, Skorupski e la cravatta giallorossa”, intervista a Morgan De Sanctis

“Io, Pallotta, Skorupski e la cravatta giallorossa”, intervista a Morgan De Sanctis

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De SanctisMorgan De Sanctis ha rilasciato un’intervista, visibile esclusivamente agli iscritti ad asroma.it/membership. Di seguito ve ne riproponiamo uno stralcio:

Quanto è complicato iniziare la stagione a Livorno?
“Il Livorno ha il vantaggio di non aver cambiato tantissimo. Allenatore e diversi giocatori sono gli stessi e questo potrebbe essere un vantaggio, conoscersi e sapere quello che c’è da fare. È vero che tanti giocatori sono alla loro prima esperienza in A, avranno un pizzico di insicurezza che noi dovremo essere bravi a trasformare in debolezza. È importante partire bene per noi e fare una grande prestazione. Per valori tecnici la Roma è superiore, non dobbiamo farci cogliere di sorpresa dall’entusiasmo e dal fatto che il Livorno gioca insieme da più tempo di noi”.

Quanto tempo ci vuole per creare un gruppo?
“Sono processi che durano abbastanza, ma sono fiducioso che il processo è già iniziato, sono arrivati giocatori con più esperienza sulle spalle e questo può aiutare un gruppo a crescere più velocemente. È arrivato un allenatore molto preparato, che ha lavorato negli ultimi anni stando al Lille, squadra di non primissima fascia, e ha costruito successi con la qualità del gruppo. È un processo che potrebbe durare anche più anni, però contiamo di farlo in maniera rapidissima perché abbiamo bisogno di partire forte e di tornare ad essere protagonisti in Serie A, con il raggiungimento di quegli obiettivi che permetteranno alla Roma di essere protagonista anche fuori dall’Italia”.

Cosa dici su Totti e De Rossi?
“Totti viene da una stagione positiva e questo glielo hanno riconosciuto tutti, ma una stagione personalmente positiva non è mai appagante come una positiva di squadra, quello è l’obiettivo di tutti noi. Per quanto riguarda Daniele è il giocatore della Roma che conosco meglio perché ho avuto opportunità di stare con lui in nazionale. È un ragazzo maturo e disponibile, uno di quei giocatori sui quali puntare per il discorso di squadra, è abituato a prendersi responsabilità e quest’anno ci sarà ancor più bisogno di giocatori come lui, che possano aiutare la squadra a fare le cose per bene e a trascinarla verso successi importanti”.

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