Italpetroli: “Cinque offerte per la Roma”

Italpetroli: “Cinque offerte per la Roma”

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Repubblica.it – Da oggi, si inizia a valutare le offerte ricevute per la Roma. Ma mentre Unicredit, Rothschild e il cda di Roma 2000 danno il via alla conference call tra Roma e Milano che servirà per iniziare a discutere i documenti pervenuti dai potenziali acquirenti, Italpetroli controllante indiretta della Roma, emette su richiesta della Consob un comunicato per chiarire il numero delle offerte ricevute e, soprattutto, chiudere il caso Aabar.

La prima conferma ufficiale – non che fosse necessaria – arriva sul numero delle proposte sul tavolo: “In data 31 gennaio 2011 sono pervenute cinque offerte, attualmente in corso di esame con l’ausilio dell’advisor finanziario e dei consulenti legali, anche per verificarne la corrispondenza ai criteri formali previsti nella procedura menzionata”, specifica Italpetroli. “Le predette offerte – continua la nota – saranno oggetto di approfondita valutazione nei prossimi giorni”.

Cinque acquirenti, dagli americani di DiBenedetto ad Angelucci, dalla Claraz SA, che ha generato il giallo Aabar, fino ai francesi e al fondo saudita con capitali Usa. Nessuna conferma ufficiale, però, sulle identità da parte della controllante di As Roma: “Come già più volte comunicato in precedenza, in considerazione degli impegni di confidenzialità assunti nei confronti dei potenziali acquirenti e dell’esigenza di riservatezza per il miglior esito dell’attività di dismissione, Compagnia Italpetroli non è nella posizione di fornire informazioni in ordine

all’identità dei soggetti offerenti”. C’è spazio soltanto per una precisazione, soprattutto in ragione dell’andamento del titolo in Borsa, influenzato inevitabilmente dalla falsa pista araba: “con specifico riferimento alle indiscrezioni relative alla formulazione di offerte da parte del fondo Aabar, si conferma che tale investitore non ha preso parte al processo di vendita nè ha formulato alcuna offerta. Si sottolinea, infine, che le notizie apparse sui contenuti economici di offerte pervenute sono in più parti errate. Si ribadisce, in proposito, che nessuna informazione che provenga da fonti diverse dai comunicati ufficiali della Compagnia Italpetroli potrà ascriversi alla società medesima o essere considerata attendibile”.

Nel frattempo, il processo di vendita continua: da oggi, la banca, l’advisor (anche ieri, come a Bologna, l’a. d. di Rothschild, Daffina era in tribuna all’Olimpico) e Roma 2000 saranno al lavoro per assimilare le varie proposte in modo da poterle valutare in modo uniforme. Come ribadito più volte, non conteranno solo le cifre, ma anche il progetto. In questo senso, il gruppo di DiBenedetto sembra aver presentato il progetto più interessante, con rilancio del marchio, sviluppo della squadra, investimenti sul settore giovanile e piano di incremento del fatturato con adeguamento ai parametri del fair play finanziario Uefa. Ma attenzione ad Angelucci, che pur toccato dalle proteste di ieri ieri all’Olimpico dei tifosi non sembra al momento intenzionato a fare passi indietro. Il primo vertice odirno, servirà anche a svlare chi ci sia realmente dietro Claraz: ieri arrivavano conferme da fonti interne alla vicenda della presenza all’interno del fondo che finanzia l’offrta della società lussemburghese, di almeno uno-due soggetti riconducibili ad Abu Dhabi. Dovrà essere Rothschild a fornire i dettagli della proposta e a dire chi ci sia davvero dietro la società presieduta da Sidney Bouvier, vice direttore di Edmond de Rithschild Europe, “cugina” dell’advisor per la vendita della Roma, ma a cui non è legata in nessuna forma. In attesa delle prime valutazioni, la scelta definitiva dovrebbe slittare a metà mese. L’ultimo rinvio. Forse.

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