José prepara la Mourinhata

José prepara la Mourinhata

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Il 7 novembre 2018 José Mourinho, alla guida del Manchester United, aveva appena battuto in trasferta la Juventus in Champions League per 1-2. Durante la partita i tifosi bianconeri avevano rovesciato l’armamento verbale che si riserva a un antico nemico, per questo poi il portoghese fece il giro del campo. Le radici “ideologiche” del conflitto però sono ancora lì e tutto lascia pensare che l’acredine non sia ancora finita. La stessa che, nel 2009, portò il portoghese a dire: “La Juventus è quella squadra che non potrò mai allenare dopo essere stato sulla panchina dell’Inter“.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, il rosario di affondi, in due anni da interista, è stato lungo. “Non si è parlato di una Juve che ha fatto tanti punti con errori arbitrali. Quando giocheremo a Torino sarà meglio farlo con la Primavera, perché sta arrivando il giorno dello scandalo“. A dicembre 2009 viene espulso dopo appena 20 minuti, sempre a Torino, per aver applaudito ironicamente l’arbitro. E ancora, nel 2010: “Aree di 25 metri ce n’è solo una in Italia“.

Con queste premesse, difficile immaginare che Mou non vada incontro ad una domenica calda dal punto di vista dell’accoglienza da parte dei tifosi juventini. Lo Special One è chiamato a sfatare il tabù rappresentato dallo Juventus Stadium per la Roma. I giallorossi hanno perso 11 volte su 12, unica eccezione ad agosto 2020, quando con Fonseca s’impose per 1-3, ma i bianconeri si erano già cuciti lo scudetto sul petto e schierarono le seconde linee. Quanto basta per non dare al risultato la stessa valenza di tutti gli altri. Mou arriva a Torino sotto le bandiere della Roma, ma il carattere, forse, è rimasto lo stesso. E allora siamo sicuri che siano arrivati i titoli di coda?

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