José sfata il tabù: “Visto? Battuta una big. E ora con i...

José sfata il tabù: “Visto? Battuta una big. E ora con i Friedkin posso stare sei anni”

SHARE

Se ogni partita può essere un romanzo, quello scritto contro l’Atalanta dalla Roma ha tutta l’aria di essere: “I tre moschettieri”. In vetrina, infatti, vanno giustamente Tammy Abraham, Nicolò Zaniolo e Chris Smalling, ma tutti gli spadaccini hanno bisogno do un capo, e questo non può essere che uno solo: José Mourinho.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, un allenatore che è una scossa tellurica ogni volta che parla e stavolta, in questo senso, sembra essersi addirittura superato. Vicino a Bergamo c’era stato ieri mattina un terremoto? Guardate come lo Special One ha utilizzato questa cosa a proprio vantaggio. “Scherzavo con i giocatori sulla scossa – che io non ho sentito – dicendo che stavolta il terremoto dovevamo essere noi“. Detto, fatto. Quanto basta perché l’allenatore portoghese, pur ricordando la differenza di rosa che c’è fra la Roma e le altre grandi (ieri c’era l’ex Dzeko in tribuna), presentandosi in tv rivendichi orgogliosamente la fine del tabù contro le big: “Dovevamo arrivare qui e sorprendere tutti soprattutto quelli che ci ricordavano che erano da mesi che la Roma non vinceva una sfida contro una grande. Da ora, invece, non battiamo una big da 22 minuti e mezzo“.

In effetti, un successo del genere sembra essere soprattutto una iniezione di autostima per il gruppo. “Questa vittoria serve anche per cambiare mentalità. Ora in classifica possiamo guardare davanti, ma dobbiamo considerare anche la nostra panchina”. Il feeling col club, comunque, resta forte. “Nella Roma resterei sei anni (come Gasperini, ndr). È un tipo di progetto che mi piace, ma serve qualcosa di più. Ora siamo limitati, se questo poco di più arriva, fra due-tre anni possiamo far bene. Con qualcosa di più possiamo arrivare dove sono arrivati loro: l’Atalanta è una squadra che sta nelle prime quattro.” Insomma, Mou non promette miracoli, ma si fida dei suoi moschettieri. A cominciare da Abraham, alla sua prima doppietta in A.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.