Kjaer ricomincia dalla sua Palermo

Kjaer ricomincia dalla sua Palermo

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CORRIERE DELLO SPORT – R. MAIDA – Forse doveva andare così. L’infortunio di Juan, la squalifica di Cassetti, la trasferta di Palermo. Non poteva sperare in un rientro migliore, Simon Kjaer: lontano dall’Olimpico, che lo metterebbe in soggezione, e in mezzo alla gente che gli ha voluto molto bene. Sarà più semplice sciogliere muscoli e testa, nonostante l’emozione, perché a volte è la razionalità a condizionare una performance (…)

RIECCOLO – Eh sì, Palermo può davvero aiutarlo con i ricordi belli nella notte in cui cerca di capire la Roma. Alla sua prima squadra italiana Kjaer deve molto se non tutto: arrivato diciannovenne grazie all’ostinazione del direttore sportivo di allora, Rino Foschi, che convinse Zamparini a fare un investimento di oltre 3 milioni per questo ragazzone danese del Midtjylland osservato al torneo di Viareggio, nei due anni palermitani Kjaer ha conquistato la nazionale e il pass per il Mondiale in Sudafrica, senza contare la prospettiva di una carriera in Bundesliga e in Champions League offertagli nell’estate 2010 dal Wolsfburg.
SMARRIMENTO – Poi però Kjaer si è perso. Pagato 12,5 milioni, non si è mai ambientato in Germania. «E devo capire perché» disse Walter Sabatini, che se l’era trovato a Palermo e l’aveva visto sbocciare, prima di portarlo a Roma nell’ultimo giorno del mercato di agosto. Magath, l’estate scorsa a campionato iniziato, l’ha cacciato brutalmente dal Wolfsburg («Non ti voglio più, devi trovarti una squadra») e Luis Enrique l’ha accolto a Trigoria. Tre salvataggi sulla linea – contro Inter, Siena e Catania – avevano fatto sperare nel recupero completo di un calciatore che la patria Danimarca non ha mai accantonato. (…)

VALUTAZIONE – Gli restano dodici partite per meritarsi un’altra stagione di fiducia. La Roma l’ha preso in prestito per 3 milioni e potrebbe rinnovare per un anno gratis l’accordo con i tedeschi. (…)

 

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