La curva indagata resta aperta

La curva indagata resta aperta

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curva sud vuotaIl Tempo (A. Serafini) – Troppe eccezioni per confermare la regola. Mentre la Procura di Roma apre un’indagine, ancora una volta la Giustizia Sportiva cambia strada e aspetta l’estate per rivedere le norme che in stagione sono state duro oggetto di discussione.
Su tutte quella controversa legata alla discriminazione territoriale, applicata più volte secondo la discrezionalità dei referti che giungevano sulla scrivania del Giudice Sportivo Tosel. Dopo essere stata sanzionata tre volte in questo campionato, la Roma non andrà incontro ad una nuova squalifica delle curve per i cori di discriminazione ascoltati dai collaboratori federali durante l’ultima gara dell’Olimpico con la Juventus. Come si legge nella sentenza del giudice, «si riferisce che al 35° del secondo tempo, circa 2.000 sostenitori della società giallo-rossa, presenti nel settore dello stadio denominato – Curva Nord – avevano intonato il coro “lavali, lavali, lavali col fuoco o Vesuvio lavali con il fuoco”, inequivocabilmente espressivo di discriminazione per motivi di origine territoriale. Considerato che tale biasimevole coro era stato percepito soltanto in alcune zone dello stadio (e non in corrispondenza della Curva Sud), come puntualizzato dai collaboratori federali, strategicamente posizionati nel recinto di giuoco, ne consegue la sua irrilevanza disciplinare per carenza del requisito della reale e diffusa percettibilità».

La società giallorossa invece è stata multata di 50.000 euro per «il lancio nel recinto di giuoco durante la gara di numerosi petardi, bengala, fumogeni e l’esposizione nel corso della gara nei settori denominati “Curva Nord” e “Curva Sud”, di alcuni striscioni (“Daje Daniè”, “Forza Daniele”, “Napoletano Infame”) inequivocabilmente oltraggiosi ed incitanti alla violenza per l’evidente riferimento ai sanguinosi fatti verificatesi in occasione della finale della Tim Cup». Il clima generale ha alzato inevitabilmente il livello di attenzione anche per l’ultima giornata di campionato che vedrà i giallorossi impegnati domenica in trasferta con il Genoa. Il comitato di analisi delle manifestazioni sportive sta infatti valutando la situazione, visto il gemellaggio che lega la tifoseria genoana e quella del Napoli (che giocherà a porte chiuse le prossime due partite in programma al San Paolo) e ha già consigliato di intraprendere “«a misura per l’incolumità dei tifosi giallorossi».
Il presidente del Coni Malagò, intanto, ha preferito non tornare sui fatti dell’Olimpico, limitandosi a commentare gli striscioni con la scritta «Speziale Libero» (il tifoso del Catania condannato per l’omicidio dell’ispettore di Polizia Filippo Raciti), apparsi nelle curve delle tifoserie di mezza Europa: «Sono frastornato, ma non dobbiamo creare alibi. Io sono per pene dure ed esemplari».

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