Evviva lo spettacolo. Quello puro, che ti lascia senza fiato e ti fa battere il cuore fino all’ultimo. Si dirà che con due squadre equilibrate partite del genere non possono esistere. Tutto vero. Ma chissenefrega. Ogni tanto fa bene ritoccarci l’anima, pensare con la testa da bambini. Conta divertirsi, i trofei lasciamoli ai cinici, a chi ha sempre sete e non riesce ad accontentarsi. Pensate all’emozione che provate quando varcate i cancelli ed entrate nello stadio, a quando perdete la voce prima ancora di iniziare per cantare l’inno. Non dimenticate perché vi siete innamorati di questo gioco, del perché certi ricordi indelebili vi fanno ancora venire i brividi, del perché vi scappa una lacrima per un gol al 90’. Roma-Inter è tutto questo. Rappresenta la vittoria di tutti. Anche per i nerazzurri, che avranno pur commesso tanti errori, ma son convinto avranno fatto divertire i loro tifosi.
Le statistiche parlano di 36 occasioni da gol, vale a dire una ogni due minuti e mezzo. Cosa chiedere di più a una partita di calcio che ha esaltato la prestazione di tutti, a partire dai portieri? Nulla, se non semplicemente grazie.
E ora torniamo a fare i cinici. Ad analizzare il poco equilibrio che presenta la Roma. Una squadra troppo offensiva, che lascia più che spesso Manolas e Fazio soli a metterci una pezza. Senza una gigante prestazione di entrambi infatti, probabilmente i giallorossi ieri non avrebbero vinto, e i più starebbero parlando dell’ennesima occasione persa, vista la sconfitta del Napoli. I partenopei rappresentano ora il bivio fondamentale per il prosieguo della stagione. Determineranno il valore della Roma, se vale davvero il secondo posto o se è meglio fare attenzione alle spalle e giocarsela solo per il terzo. Con la cattiveria vista ieri sbancare il San Paolo sarebbe certamente più semplice, con un Dzeko così sarebbe tutto più facile, ma l’unica certezza con la squadra di Spalletti è che non ci sono certezze. Nell’attesa rivedetevi Roma-Inter. Forse non porterà alcun trofeo, ma vi ricorderà quanto è bello divertirsi e dimenticare tutto il male del mondo.
