Quattro mesi dalla chiusura della sessione estiva e trentadue giorni di mercato invernale per prendere sul gong, Victor Nelsson, centrale danese classe ’98 del Galatasaray, Lucas Gourna-Douath, 21 enne del Salisburgo e il terzino sinistro Anas Salah-Eddine, 23 enne del Twente. I primi due con la formula del prestito con diritto di riscatto (rispettivamente a 10 e 18 milioni che potrebbero essere obbligatori a determinate condizioni), il terzo a titolo definitivo (8 milioni).
Come scrive il Messaggero, chi ha capito qualcosa del mercato della Roma, alzi la mano. Perché una sessione che doveva, secondo Ghisolfi, anticipare la concorrenza e andare di pari passo con le indicazioni del futuro allenatore, si è risolta all’ultimo giro di boa in gran parte con delle formule che somigliano più ad un mercato delle occasioni che ad altro.
Soltanto il tempo (tra l’altro nemmeno troppo: in tre mesi bisognerà decidere se riscattare o meno questi calciatori) potrà giudicare la bontà di questi arrivi ma per chi è già rimasto scottato in estate dal francese del Rennes (23 milioni), da Ryan, Hermoso e il terzino svedese il dubbio è quantomeno lecito.
C’è un altro punto sul quale soffermarsi. Queste operazioni sono state effettuate per tamponare l’emergenza numerica o in ottica futura ricevendo indicazioni dal nuovo allenatore? Conoscendo il modus operandi di Claudio, il tecnico può aver avallato arrivi del genere, difficile immaginare che li abbia indicati.