La Roma e la svolta americana: meglio non aspettarsi un Abramovich

La Roma e la svolta americana: meglio non aspettarsi un Abramovich

SHARE

REPUBBLICA.IT (F. Bocca) – Sono i giorni dell’attesa a Roma, l’era degli americani sta ormai per cominciare e quella dei Sensi per chiudersi. L’arrivo di Di Benedetto potrebbe essere una svolta epocale per il calcio italiano, se veramente fosse un Abramovich ben deciso a inventarsi un grandissimo club da un giorno all’altro. Magari di non vincere subito delle Champions League, ma dei campionati sicuramente sì. Non pare essere proprio questo il caso di Thomas Di Benedetto, di cui sappiamo ancora pochissimo, anzi quasi nulla, fino ad essere un po’ misterioso. Se pensiamo che il ventaglio degli allenatori va da Ancelotti alla possibilità di mantenere Montella in panchina capiamo benissimo che i progetti, per quanto ambiziosi, non sono certo ben definiti. Roma, abbastanza smaliziata e che ha visto passare nel calcio un po’ di tutto, vorrebbe tanto, ma alla fine sa che non può chiedere molto. Vorrebbe però di più di quello che ha avuto finora: il non dover fare i conti tutti i giorni col portafoglio, la possibilità di acquistare non tre ma almeno un grande giocatore all’anno, un programma ambizioso che preveda di tornare presto a lottare per lo scudetto. Accogliere l’americano con molta, moltissima prudenza eviterà troppo facili illusioni.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.