La Roma e l’obiettivo Champions League

La Roma e l’obiettivo Champions League

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Soltanto due giornate fa, quando in serie erano giunte la brutta sconfitta esterna contro la Spal e quella casalinga contro il Napoli, la Roma sembrava ormai obbligata a dire addio alla speranza di qualificarsi alla prossima edizione della Champions. E invece, per rimettere tutto in discussione e ridare nuovo vigore ad un ambiente ormai depresso, è bastata, come ci racconta il Corriere dello Sport, l’importantissima vittoria contro la Sampdoria agguantata nei minuti finali grazie ad una rete dell’eterno Daniele De Rossi, che, grazie alla contestuale sconfitta del Milan contro la Juventus ed ai pareggi di Inter, Atalanta, Lazio e Torino, ha mischiato nuovamente le carte in tavola. Con un numero sufficiente di partite ancora da disputare, i giallorossi si ritrovano quindi ad una sola lunghezza di distanza dal quarto posto attualmente occupato dal Milan e sono tornati a credere in un’aggancio che sino a sole due settimane fa sembrava impossibile.

Il delicato compito affidato al mister Ranieri

Dopo l’esonero di Eusebio Di Francesco, giunto all’esito della sfortunata trasferta europea di Porto, la scelta della dirigenza e della presidenza è stata quella di affidare la panchina dei giallorossi a Claudio Ranieri. Il mister “testaccino”, che ben conosce l’ambiente giallorosso, sia per precedenti esperienze di vita, che di calcio giocato, è così giunto nella capitale con la speranza di poter invertire sin da subito la rotta. Così, però, non è stato e dopo aver vinto in modo difficoltoso la partita d’esordio contro l’Empoli, sono giunte due sconfitte pesanti che avevano ulteriormente depresso un ambiente che, negli ultimi tempi, non se la passa benissimo. Grazie alla recente vittoria conquistata a Genova contro la Sampdoria con il risultato di 1-0, la Roma è invece tornata a coltivare la speranza di agganciare il quarto posto che significherebbe qualificazione alla prossima Champions League, obiettivo minimo stagionale. La piccola rivoluzione messa in atto da Ranieri ha avuto inizio dalla scelta dell’estremo difensore: all’insicuro, spesso impreciso e fortemente criticato Olsen, nelle ultime due partite è stato preferito Mirante, che si sta ben comportando e che ha fatto intendere di meritare la fiducia accordatagli dal mister. Ciò che nella recente partita di Marassi è sembrato essere diverso rispetto al passato, è stato l’atteggiamento difensivo di squadra dei giallorossi. Si è così avuto un approccio alla partita completamente diverso rispetto alle ultime uscite e la Roma, più attenta a non prenderle piuttosto che a darle e più rispettosa delle potenzialità avversarie, è riuscita a subire molto di meno rispetto al solito ed a portare a casa tre punti fondamentali. I giallorossi dopo la positiva prova contro i blucerchiati saranno quindi chiamati a dare continuità ai propri risultati e, sebbene secondo le scommesse sulla Serie A, al 10 di aprile, a quota 3,80 su Betway non siano i candidati principali alla conquista di un posto in Champions, tutto l’ambiente giallorosso può tornare a credere nella rimonta dei ragazzi alla corte di Ranieri. Il peggio, ad ogni modo, sembra essere passato e questo finale di stagione servirà per gettare le basi della prossima Roma.

Chiudere bene la stagione per programmare la prossima

A Ranieri va riconosciuto l’indubbio merito di essere stato in grado di analizzare con lucidità, intelligenza ed umiltà, i punti di forza e, soprattutto, di debolezza della squadra giallorossa. Abbassando il baricentro, portando nove uomini sotto la linea della palla in fase di possesso avversario e cercando di sfruttare al meglio le proprie ripartenze, la Roma ha ritrovato sé stessa e a giovarne è stata tutta la squadra, sia dal punto di vista del gioco che dei risultati. Attaccare in modo ossessivo, senza badare alla fase difensiva, è un lusso che poche squadre al mondo possono permettersi e, di certo, la Roma di questa stagione, con tutti i problemi che ha manifestato sino ad oggi, non è tra queste. Ripartire a piccoli passi iniziando a far bene le cose semplici, ovvero difendere con organizzazione e concentrazione, fare un pressing ragionato ma, al contempo, intenso è ciò che Ranieri ha cercato di inculcare nelle menti dei suoi giocatori e, data la recente prestazione di Genova, sembra che stia riuscendo nel suo intento. A prescindere dalla stagione dei singoli, dalle scelte degli allenatori e dalle giocate individuali, questa squadra sin da inizio campionato ha dato l’impressione di essere stata costruita male e mostra carenze strutturali in tutte le zone nevralgiche del campo. A partire dalla porta, reparto in cui il principale indiziato per prendere il posto di Olsen nella prossima stagione sembra essere Cragno, attualmente al Cagliari, passando dalla difesa dove Fazio, reduce da una stagione disastrosa e che molto probabilmente a giugno sarà sostituito da Mancini, per arrivare al centrocampo e all’attacco dove, con sempre maggiore evidenza, i giallorossi necessitano di un play basso e di un uomo in grado di fare la differenza negli ultimi metri. Accedere alla Champions non è importante e fondamentale solo dal punto di vista meramente sportivo ma, anche e soprattutto, dal punto di vista economico in quanto, come noto, la partecipazione alla Champions garantisce entrate che si aggirano intorno ai 40 milioni di euro.

Mister Ranieri ed i suoi ragazzi, chiamati in queste ultime giornate a disputare sette finali, dovranno giocare con la consapevolezza di chi sa di essere in grado di vincere contro chiunque. Chiudere bene il campionato sarà fondamentale, come lo sarà gettare le basi per un futuro che i tifosi romanisti sperano possa regalare più gioie rispetto alla stagione in corso.

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