NEWS CGR – La due diligence è quasi ultimata e la voglia di sbarcare a Roma aumenta sempre di più. Dan Friedkin si avvicina a grandi passi al closing e dopo aver raggiunto un accordo verbale totale con James Pallotta, sta terminando di valutare i fascicoli relativi alle dodici società della vasta e complessa galassia giallorossa. E’ una fase delicata, che richiederà ancora qualche giorno di attenta analisi per evitare brutte sorprese (che comunque nessuno si aspetta a Trigoria e negli States).
GLI ALTRI STEP DELL’AFFARE – Tecnicamente, ultimata la due diligence, i legali del magnate texano daranno l’ok alla controparte per iniziare la stesura dei contratti. Poi arriveranno firme e pagamento della prima tranche come stabilito nelle clausole di vendita. In queste ore Friedkin – come accade per qualsiasi acquirente che ha deciso di investire centinaia di milioni di euro – sta lavorando anche attraverso lo studio legale Chiomenti con Goldman & Sachs per stipulare i contratti a garanzia di parte del finanziamento che servirà per acquistare la Roma. E’ altamente improbabile infatti che tiri fuori, inizialmente, quasi 550 milioni di euro netti di tasca sua. Appena riceverà l’ok definitivo dal noto istituto di credito statunitense, l’affare subirà l’accelerata definitiva verso il closing.
GLI STUDI LEGALI COINVOLTI – In un affare da quasi ‘one billion‘, con tante società coinvolte e diversi interlocutori privati e istituzionali, è normale che ci siano altrettanti studi legali ad operare su una trattativa così complessa. A rappresentare negli States James Pallotta (e dunque As Roma Spv LLC veicolo americano e attuale controllante della Roma) è il ‘Dla piper’; nella capitale ad operare è ovviamente lo Studio Tonucci per quanto concerne As Roma spa e Neep; al contrario di quanto emerso in mattinata, il noto studio americano Latham Watkins non supporta Friedkin, bensì Goldman & Sachs. Infine Friedkin come detto è assistito dallo studio Chiomenti (già partner di Commisso per l’acquisizione della Fiorentina) che rappresenterà il prossimo proprietario della Roma anche nel lancio dell’Opa (Offerta pubblica d’acquisto ndr) sul mercato azionario nostrano, passaggio obbligatorio secondo le leggi italiane in fase di acquisizione di Spa. Non ancora confermato il viaggio nella capitale dell’imprenditore texano in vista di Roma-Torino, ma è presumibile immaginare che entro una quindicina di giorni la trattativa potrebbe giungere alla svolta definitiva.
