La vittoria dell’armata bosniaca

La vittoria dell’armata bosniaca

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La Roma si riprende la città di fede giallorossa e regala una sberla niente male a tutti i critici di questo inizio di stagione.  La formazione di Rudi Garcia disputa una partita praticamente perfetta per 87’, salvo poi cadere nei cali di concentrazione classici da storia romanista, e rischiare di rovinare tutto quello che di buono era stato fatto. Per fortuna, e per Szczesny, questa volta le cose sono andate bene, e speriamo che questa diventi una bella lezione per il resto del campionato. Rispetto alla gara di Verona di 8 giorni fa si è vista una squadra completamente diversa. Nell’atteggiamento, nel ritmo, nella voglia. Subito pressing alto per far capire ai difensori bianconeri che per loro non sarà una serata tranquilla. Garcia sceglie Iago Falquè al posto dell’evanescente Gervinho dell’esordio, e De Rossi arretrato sulla linea dei difensori, al posto dell’infortunato Castan dell’ultimo minuto.

PJANIC  GOL 4 ROMA JUVEÈ proprio questa una delle chiavi del match. Capitan Futuro copre benissimo sugli attaccanti avversari, e in più garantisce rispetto a Castan una velocità di inizio manovra notevolmente superiore. Questo tipo di gioco ha il merito di spaesare le marcature degli juventini e aprire tante azioni in superiorità numerica. L’ex Genoa permette di allargare il gioco e offrire spazi di inserimento ai suoi compagni. Al suo fianco combatte Lucas Digne, eccellente alla prima prova con la sua nuova maglia.

DZEKO GOL 7 ROMA JUVEAllegri e la Juve ci capiscono poco, e anche gli stessi giocatori mostrano un atteggiamento nervoso fra di loro. Buffon ringrazia il palo sulla bordata di Pjanic. Nel frattempo a scatenare l’animo dei giallorossi ci pensa l’arbitro Rizzoli, che prima non vede un rigore, e poi fa finta di niente sui falli da seconda ammonizione di Chiellini e Pogba. Arriva il minuto 61’ e su una punizione per la Roma inizia l’insofferenza dei tifosi che iniziano a chiedere al tecnico transalpino i primi cambi. Anche Pjanic ha fretta e dalla sua mattonella pennella la punizione dell’1-0, che lascia di sasso Buffon. La Juve sente la botta e prova a reagire, ma a parte un colpo di testa di Pogba, Szczesny dorme sogni tranquilli. Poi in 120 secondi la Roma la chiude: Evra si becca il secondo giallo lasciando i suoi in 10, i giallorossi capiscono il momento favorevole e Dzeko realizza la prima rete italiana e sotto la Sud con un gol da centravanti puro. Gli ultimi secondi, causa disimpegno errato, permettono a Dybala e co. di sperare in una rimonta, facendo vivere un film thriller  di 3 minuti più il recupero ai 60000 dell’Olimpico. Il portiere polacco ferma l’ultima pressione bianconera e il popolo giallorosso può esplodere.

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La squadra torna viva nel giorno più importante, e questo deve essere solo il punto di partenza; il ritmo deve essere lo stesso anche contro squadre di medio bassa classifica, ed evitare quei soliti cali di tensione degli ultimi minuti. L’orchestra è pronta, bisogna soltanto farla suonare.

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