L’Ajax di ten Hag: giovani campioni e storici leader nel cocktail dei...

L’Ajax di ten Hag: giovani campioni e storici leader nel cocktail dei lancieri

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L’AVVERSARIO – Non un sorteggio fortunatissimo per la Roma in vista dei quarti di finale d’Europa League. Escluso immediatamente il Manchester United (possibile avversario in semifinale) la squadra giallorossa ha pescato forse la seconda squadra più temibile: l’Ajax.

I Lancieri sono praticamente già campioni d’Olanda: 11 punti di vantaggio sul PSV e una gara da recuperare, potranno quindi presumibilmente dedicarsi quasi totalmente alla campagna europea. Reduci dalla doppia vittoria contro lo Young Boys, gli olandesi sono una delle formazioni provenienti dalla Champions League, dove sono stati estromessi da Liverpool e Atalanta. Poi quattro successi consecutivi nei sedicesimi e negli ottavi d’Europa League contro gli svizzeri e il Lille: 9 gol fatti e solo 2 subiti. L’Ajax in assoluto è una vera e propria macchina da gol: in tutte le competizioni in questa stagione ha già realizzato 112 gol e ne ha subite appena 34 in 41 incontri stagionali. 

Erik ten Hag è il tecnico: 51 anni, cinque stagioni sulla panchina dell’Ajax con uno score molto importante: 155 partite, con 114 vittorie, 19 pareggi e 22 sconfitte. La squadra olandese non perde un incontro ufficiale dallo scorso 9 dicembre 2020, quando perse in casa 1-0 contro la banda Gasperini. Poi 24 risultati utili consecutivi tra campionato e coppe.

Rilevanti i numeri nelle coppe europee per Ten Hag sulla panchina olandese: 24 match di Champions, con 11 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte; 10 gare di qualificazione alla Champions, con 6 successi e 4 pareggi; 6 partite in Europa League, con 5 successi e 1 sconfitta. In totale: 40 incontri europei, 22 vittorie, 10 pareggi e 8 sconfitte.

Ten Hag applica un 4-3-3 – sistema tipico del modello Ajax – con alcuni accorgimenti tattici e delle novità in alcuni ruoli. In genere davanti alla linea a quattro, giostrano due mediani in linea per dare filtro e sostegno alla fase difensiva (a rotazione Klaassen-Gravenberch e Blind, che fino a qualche tempo fa era un terzino o un centrale difensivo) con una mezzala nel ruolo di incursore centrale alle spalle di Tadic, che gioca nel ruolo di falso nueve. L’attaccante serbo è una delle colonne portanti ‘storiche’ della formazione oranje: 39 presenze in questa stagione, 20 gol e 19 assist. Punti di forza: il gioco offensivo, che coinvolge 8-9 calciatori di movimento nello sviluppo della manovra: difficilmente viene alzato il pallone, si cerca l’aggressione sistematico dello spazio offensivo, con sovrapposizioni sugli esterni. Punti deboli? L’Ajax fatica a rincorrere, soprattutto con i due difensori centrali non proprio velocissimi (eufemismo). 

La Roma ritroverà una vecchia conoscenza: Marteen Stekelenburg, portiere giallorosso nelle prime due stagioni dell’era Pallotta. Attualmente l’estremo difensore classe 82′, è il titolare della porta olandese, a causa della squalifica per doping di Onana. Insieme a Tadic, Blind (ora infortunato), Tagliafico e Klaassen, il numero uno olandese compone il blocco di calciatori più esperti dell’Ajax, intorno al quale ruota la solita fucina di giovani talenti. Da Neres – accostato ai giallorossi due estati fa prima dell’arrivo di Kluivert – a Brian Brobbey, attaccante classe 2002, autore di 13 reti in questa stagione e già acquistato dal Lipsia a costo zero.

Curiosità sui giovani: il portiere Scherpen, che presumibilmente giocherà contro la Roma, è un classe 2000 acquistato dall’Ajax dalle giovanili dell’Emmen. Il gigante dei lancieri (alto 2 metri e 04 cm), è un grande tifoso del Feyenoord e si narra che i dirigenti dell’Ajax lo abbiano sottoposto ad una sorta di abluzione, facendogli scrivere per 40 volte la frase: “l’Ajax è il miglior club al mondo”, in stile Bart Simpson. Occhio anche all’esterno offensivo brasiliano Antony: ex San Paolo, classe 2000 anche lui, autore di 9 gol e 10 assist in questa stagione. 

Sono due i precedenti tra Roma e Ajax in competizioni UEFA, entrambi risalenti alla stagione 2002/03. Le due squadre furono inserite nello stesso girone nella seconda fase della competizione (l’equivalente degli attuali ottavi di finale) con i lancieri che conquistarono una vittoria e un pareggio, ottenendo anche grazie a quei due risultati il passaggio ai quarti di finale.

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