IL MESSAGGERO – S. CARINA – Un gol per sentirsi finalmente parte del gruppo. E poco importa se questo sia arrivato durante la partitella in famiglia, superando il giovane Pigliacelli. A Lamela – dopo l’infortunio patito alla caviglia ad agosto nel Mondiale U20 disputato con l’Argentina – basta poco per ritrovare il sorriso: – ha rivelato ieri al sito del River Plate – Luis Enrique mi ha detto che devo preoccuparmi solo di recuperare bene, è la cosa fondamentale. Mi ha invitato a stare tranquillo, che il mio momento arriverà e che dovrò approfittarne per non fermarmi più. So che devo essere paziente, aspettare, recuperare bene e poi tutto andrà per il verso giusto». La voglia di scendere in campo è così forte, però, che forse giocherebbe anche in porta: «Spero di star bene e di essere pronto per il derby contro Lazio. Il mio ruolo? Posso giocare come centrocampista di sinistra, attaccante a sinistra o a destra, o vicino al ‘numero 5’ (il regista, ndc), ma un po’ più avanzato. Anche da trequartista, ma lì c’è Totti quindi è più difficile. Lui è un fenomeno. Ma tutta la Roma è un grande squadra, con giocatori di qualità». Tra questi, c’è sicuramente Bojan che dopo il gol all’Atalanta sembra quasi essersi liberato di un peso: «Segnare è stato una liberazione – confessa l’attaccante al Mundo Deportivo – Anche se non riuscivo a trovare il gol, però, non ho mai perso tranquillità e felicità. Sin dal primo giorno a Roma, infatti, mi sono subito sentito come a casa, grazie anche all’affetto dei tifosi. Ecco perché dedico a loro la rete». Un amore che chissà se peserà nelle sue scelte future: «Un mio ritorno al Barça? Non si può mai sapere, potrei rimanere tutta la vita a Roma come tornare a Barcellona fra 1-2 anni: preferisco vivere giorno dopo giorno»
«Mi sto riprendendo grazie ad esercizi specifici e ora sono tornato ad allenarmi con normalità
