L’ANALISI TATTICA. Garcia vs Reja, due mondi diversi a confronto.

L’ANALISI TATTICA. Garcia vs Reja, due mondi diversi a confronto.

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Fed.Balzaretti DerbyFino a qualche settimana fa Edy Reja non avrebbe mai immaginato che la sua carriera gli riservasse l’onere e l’onore di risedersi nuovamente sulla panchina della Lazio e di preparare ancora una stracittadina.

L’allenatore friulano se ne era andato da trionfatore, con due derby vinti in tasca, dopo aver riscattato almeno in parte l’amarezza dei quattro confronti persi consecutivamente.

Era diventata quasi una sindrome, che Reja è riuscito a superare con astuzia e un pizzico di fortuna, dovuta soprattutto al ridimensionamento tecnico della Roma.

A distanza di 24 mesi Lotito ha richiamato a Formello il suo fido scudiero, per risollevare le sorti di una stagione complicata e pericolosamente diretta verso infauste posizioni di classifica.

Reja per amore della Lazio ha risposto positivamente e con una serie di risultati positivi ha portato la Lazio dal 14° posto alla nona posizione. Domani il ritorno nel derby, dove incontrerà sull’altro versante uno degli allenatori più grandi del nostro calcio, Rudi Garcia, quel francese venuto da lontano che ha “rimesso la chiesa al centro del villaggio“.

Difficile 24 ore prima trarre delle conclusioni sicure sull’atteggiamento tattico delle due squadre: la Roma quasi certamente scenderà in campo con la formazione tipo, il 4-3-3 consolidato dall’ex tecnico del Lille con Strootman, De Rossi e Pjanic a supporto del tridente Florenzi-Gervinho-Totti.

Visto il rapido susseguirsi degli impegni nelle ultime due settimane, e in considerazione della gara di ritorno della semifinale di Coppa Italia a Napoli di mercoledì prossimo, è probabile che Garcia chieda ai suoi di imporre sin dalle prime battute un ritmo altissimo per cercare di impaurire i biancocelesti e provare a portarsi in vantaggio, per poi gestire in contropiede la restante parte di gara.

rejaI giallorossi quest’anno, a parte le gare con Atalanta, Parma e Juventus a Torino, sono andati sempre in vantaggio e difficilmente poi hanno subito delle rimonte.

Sul fronte laziale, Reja sa benissimo che l’unica arma per contrastare la Roma è la compattezza difensiva, l’attenzione alle distanze, il progressivo raddoppio sugli attaccanti esterni giallorossi, soprattutto su Gervinho che sta trascorrendo un periodo di grazia assoluta.

L’allenatore friulano ha varato in queste ultime ore un nuovo sistema di gioco: 4-3-3 con Lulic intermedio di sinistra, Candreva e Keita a supporto di Klose. Evidente che si voglia giocare di rimessa aspettando la Roma, magari facendola sfogare nella prima frazione per infilarla alla distanza, quando probabilmente qualche calciatore romanista potrebbe patire i sintomi della stanchezza dopo il match combattuto dell’Olimpico con il Napoli.

Una sfida a scacchi, tra due tecnici intelligenti e astuti, che potrebbe essere risolta, come spesso accade nelle stracittadine, dalle giocate dei singoli, ma sul match potrebbe pesare anche un altro fattore decisivo, relativo al diverso approccio psicologico delle due squadre: la Roma sa che non può perdere punti per poter sperare ancora di rincorrere la Juventus, la Lazio è conscia di poter fare uno sgarbo ai cugini, interrompendo l’ennesima serie consecutiva di vittorie.

I biancocelesti non hanno molto da perdere, i giallorossi forse tutto. Buon Derby a tutti e che sia solo uno spettacolo di colori e sfottò.

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