L’ANALISI TATTICA – Il ritmo da mezz’ala di Nainggolan

L’ANALISI TATTICA – Il ritmo da mezz’ala di Nainggolan

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FOCUS CGR – A Roma c’è ancora grande euforia per il passaggio agli ottavi di Champions League, impreziosita dall’aver conquistato la qualificazione nel girone come prima classificata. Una vittoria arrivata tuttavia non senza difficoltà contro il Qarabag che ha reso la vita ai giallorossi più complicata di quanto si potesse pensare all’inizio. È innegabile che parte dei problemi sono sorti a causa della tensione perché in ballo c’era tantissimo, ma è importante sottolineare anche come la squadra avesse difficoltà a penetrare nella difesa azera. Ciò è implicabile in particolare alla mancanza di ritmo. Non che i giallorossi abbiano una condizione fisica carente o in fase calante, ma l’impressione è che se non giocano a una certa velocità si fatica a sbloccare la gara, una dote che appartiene ad esempio alla Juventus.

IL CAMBIO DI PASSO – Tra i ragazzi di Di Francesco chi ha maggiori capacità di accelerare la manovra sono Perotti e Nainggolan, ma è quest’ultimo che in questo caso vogliamo analizzare. Il ruolo del belga è stato infatti oggetto di discussione fin dal primo giorno sotto la guida del nuovo allenatore che, tra le prime modifiche, aveva deciso di spostarlo di qualche metro più indietro rispetto alla posizione di trequartista occupata negli anni della gestione Spalletti. La fase realizzativa dell’intera squadra ne aveva risentito fino a che Di Francesco era venuto incontro alle richieste del ninja, lasciandogli più libertà di muoversi per il campo. Il centrocampista belga ora effettua un tipo di pressing diverso, più strategico e abituale che di ripiego. Viene sacrificata un po’ di lucidità e pericolosità sotto porta, ma ne giova tutto il reparto offensivo. La stessa strategia è stata adottata contro il Qarabag. Ciò che è venuta meno però è stata l’intensità, lamentata palesemente da Di Francesco nel primo tempo. Nella ripresa invece la crescita dello stesso Nainggolan e di Perotti sono stati fattori determinanti per scardinare la retroguardia azera e per trovare il vantaggio definitivo dopo circa un’ora di gioco.

IL DOPPIO DI NAINGGOLAN – Questa potrebbe rivelarsi una valutazione interessante anche per gennaio e il riferimento ovviamente è al mercato. Non è ancora chiaro se la società vorrà intervenire per rinforzare la rosa. La priorità al momento sembra comunque essere quella di trovare un’alternativa valida a Florenzi, vista l’indisponibilità fino a fine stagione di Karsdorp e il rendimento non convincente di Bruno Peres. Sarebbe tuttavia importante trovare un elemento con le stesse caratteristiche di Nainggolan, perché sia Pellegrini che Gerson, giocatori assolutamente validi s’intende, hanno un tipo di gioco differente, più tecnico e meno fisico. Probabilmente si aspetteranno comunque gli ultimi giorni, quando i big match contro Juve e Inter saranno alle spalle e la squadra avrà una dimensione più chiara dei propri obiettivi stagionali.

 

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