L’AVVERSARIO: IL NAPOLI – GARA DI RITORNO

L’AVVERSARIO: IL NAPOLI – GARA DI RITORNO

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Napoli – Roma una settimana dopo, stesse squadre e campopposto, al San Paolo va in scena il II atto, quello conclusivo, quello che decreterà la finalista della Coppa Italia 2013 – 2014.  Il risultato di partenza, 3-2 per la Roma ottenuto nella gara d’andata, tiene le porte aperte a qualsiasi tipo di qualificazione; i giochi sono infatti ancora da decidersi e la situazione resta molto equilibrata.

Naturalmente la squadra giallorossa parte favorita potendo contare su due risultati a disposizione, ma in fondo agli uomini di Rafa Benitez basterà vincere con un solo gol di scarto, supportati inoltre da un San Paolo che si preannuncia infuocato e gremito in ogni ordine di posto.

 “Per passare il turno basterà fare un gol legale in più di loro”. Di certo questa dichiarazione, rilasciata nella conferenza stampa della vigilia da parte del tecnico del Napoli – con un per niente velato riferimento al presunto gol in fuorigioco di Gervinho dell’andata –  non è passata inosservata nei corridoi di Trigoria,  e alla quale Rudi Garcia ha saputo, con la sua consueta lucidità, rispondere ma senza cadere nel tranello delle provocazioni: “Ci sarà un arbitro che darà come sempre il meglio, come faremo noi e la squadra di Rafa, non c’è nulla da aggiungere su questo, che posso dire?”

NUMERI E PRECEDENTI: Sono nove i precedenti fra le due squadre nella coppa nazionale a Napoli, dove la Roma è riuscita ad espugnare le mura care alle squadra partenopea addirittura sei volte. L’ultimo successo risale alla stagione 2005-2006, dove la Roma guidata da Luciano Spalletti si sbarazzò della squadra azzurra – allora in Serie C – con un netto 0-3 grazie alle reti di Aquilani, Okaka e Mancini.  Per recuperare la vittoria interna del Napoli in questa competizione, bisogna tornare indietro nel tempo alla stagione 1991-1992, quando un gol di Pusceddu e una doppietta di Careca completarono la rimonta sulla Roma allenata da Ottavio Bianchi, che era avanti di due reti siglate entrambe da Rizzitelli. Ma passò lo stesso il turno la squadra capitolina, in virtù dell’1-0 ottenuto all’Olimpico nel match d’andata.

Il ruolino di marcia casalingo del club partenopeo è sicuramente di buon livello, ma non eccezionale per una squadra che si era candidata come l’anti Juventus: otto vittorie, tre pareggi e una sconfitta.

Ma soprattutto, ciò che può far dormire sonni tranquilli al tecnico romanista, sono i gol subiti dal Napoli: anche il Milan lo scorso weekend – alle prese con mille difficoltà – è riuscito a buttare il pallone nella porta di Reina, così come il Chievo due settimane fa, o l’Udinese che nel mese di dicembre al San Paolo ha realizzato addirittura tre gol.

Stasera, in virtù del risultato d’andata, anche un solo gol realizzato potrebbe rivelarsi fatale per le sorti azzurre.  La Roma ha tutti i mezzi a disposizione per colpire la difesa azzurra, che numeri alla mano, non sembra essere irresistibile.  Ma allo stesso modo, non sarebbe un’impresa per il Napoli riuscire a eliminare Totti e compagni con un solo  gol di scarto.

 “Voglio la finale”. Questa è la frase che ha messo d’accordo i due tecnici alla vigilia, ma solo uno dei due sarà accontentato.

 

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PROBABILE FORMAZIONE

Napoli (4-2-3-1): Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Inler, Jorginho; Callejon, Hamsik, Mertens; Higuain.

A disp.: Rafael, Colombo, Britos, Henrique, Reveillere, Radosevic, Behrami, Dzemaili, Bariti, Pandev, Insigne, Zapata. All. Benitez

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